Austria 3, Italia zero, sono le occasioni per le elezioni politiche nel 2017. Il titolo appare come un evento calcistico. Non lo è. In realtà si discute di democrazia. L’Italia perde in democrazia. Grazie “cosiddetto” Pd!

Austria 3, Italia zero. Risponde all’esito della schedina della democrazia in Europa. In Austria (ma non solo, considerando anche la Svizzera e la Grecia) si vota con estrema disinvoltura. L’elettorato, in questi paesi compresa la Gran Bretagna, è parte del processo politico. Tutto questo non accade in Italia. Che cosa è successo?

E’ accaduto quello che tutti i partiti di sinistra fanno. Non c’è nulla da fare. Uno di sinistra è sempre un comunista. Quello di sinistra non rispetta la democrazia e le leggi. E’ un fatto endemico, non si tratta di razzismo politico o pregiudizio. C’è qualcosa d’allergico alla democrazia nella sinistra. Il riferimento è a tutto quello che è accaduto dal 2011 ad oggi in Italia. Detto in forma più esplicita, il Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, dal 2011, ha attentato alla Costituzione. L’unica difesa che resta al Napolitano è nella scolastica lettura del dettato costituzione NON nella sostanza.

La sostanza costituzionale è diversa dal verbo. E’ scritto che il Presidente della Repubblica indica il Capo del Governo. E’ vero. Lo “indica” pur in assenza di mandato politico, per gestire l’emergenza. Così non è stato per il Monti e il Renzi. Il rispetto dell’emergenza sarebbe stato il ricorso alle urne. Ecco dove emerge l’Austria 3, Italia zero.

Chi ci crede nell’Italia che confonde (volutamente) penale con fiscale?

Tutto quanto qui narrato ha un responsabile. Si chiama “partito democratico”. Ironia della sorte! Farsi chiamare con un nome che è in aperta e totale contraddizione con il percorso politico compiuto. In questo stato, il cosiddetto “Pd” va alla senescenza per incapacità. Gli approfondimenti giudiziari a carico dell’ex e attuale Presidente della Repubblica seguono a ruota. Del resto è nello stile del “Pd” sbandierare il penale nel sociale.