August Starcke, 1880-1954, psicanalista freudiano

August Starcke è stato quel psicanalista che ha introdotto Sigmund Freud in Olanda. Quindi è un freudiano. Lo sono anch’io. Starcke (che in realtà richiede le dieresi sulla lettera “a”) lo voglio citare per un suo racconto. Storia che Freud ha inserito nel testo Psicopatologia della vita quotidiana al capitolo 8.

Starcke ha studiato il comportamento di una coppia. Lui acrobata in un circo e la moglie assistente. Prima d’entrare in scena, il marito sorprende, in atteggiamento affettivo, la moglie con il domatore di leoni. Non dice nulla, se non un “ne riparliamo dopo lo spettacolo”. Come sempre il marito della di lei, s’immerge in una piscina dalle pareti trasparenti. L’esercizio consiste nel resistere 2 minuti e mezzo sott’acqua. L’uomo, immerso, viene chiuso nella piscina per mezzo di una porta a cui applicato un lucchetto. La moglie, chiuso a chiave il marito, resta in visione del pubblico, giocando con la chiave. Il gioco consiste nel lanciare e recuperare le chiave nell’arco dei minuti d’immersione del marito.

All’interno dell’acqua, totalmente immerso, l’uomo sorride al pubblico che controlla il decorso del tempo. Anche questa volta la moglie lancia in alto la chiave e la recupera più volte. Senza chiave non sarà possibile aprire il lucchetto e far emergere il marito dalla vasca completamente allagata. Nel corso dello spettacolo, il domatore di leoni (l’amante) fa un gesto per attirare affettuosamente l’attenzione della donna. Ovviamente lei si volta a lui e gli sorride. In quel mentre la chiave cade a terra, ma su un tessuto che ne attutisce il rumore. Sta di fatto che la chiave non si trova più. Passa il tempo e verso i 2 minuti e 50 secondi cala il sipario. Le ballerine entrano in scena e il pubblico si agita e rumoreggia.

Si saprà il giorno dopo che la donna è diventata vedova.

Starcke si chiede quanto, in questa dinamica, abbia influito il desiderio della donna.