Whole food, il supermercato dei ricchi, Amazon e Sprouts Farmer Market. Taccuino americano 2017. Come si percepisce facilmente la puntata di oggi è per la GDO. Si parla di supermecati alimentari!

Whole food è un supermercato alimentare pensato per ricchi. Comunque per persone che possono spendere per mangiare. Una visita ai supermecati Whole food è sempre un’ottima idea. Gusto espositivo, estrema pulizia, ottimo cibo. Tutto visibile nelle immagini qui allegate.

Whole food è stato recentemente acquistato da Amazon. La prima conseguenza è che la spesa si potrà fare on line (chissà qual’è la soddisfazione!?). La spesa virtuale è priva di profumi e di immagini reali. In pratica qualcosa di terribilmente piatto e monotono. Fortunatamente c’è gente che si accontenta del virtuale perdendo il contatto con la realtà. Questi soggetti sono materia prima per società come Amazon.

La seconda conseguenza del passaggio di proprietà su Whole food è che la spesa arriverà mezzo droni. In pratica un volo per la consegna a domicilio di quanto ordinato.

Scomparso Whole food che s’inabissa nel virtuale, lo sostituisce nel reale Sprouts Farmer Market. L’idea di Sprouts (se ne possono apprezzare le immagini) è del genere “chilometro zero”. Vuol dire che Sprouts desidera offrire al cliente prodotti alimentari che non abbiano viaggiato molto. Sono favoriti quelli che sono prodotti nelle vicinanze del supermercato. In pratica si richiama il concetto di farmer market (mercato dei contadini).

Il confronto tra Whole food e Sprouts Farmer Market non potrebbe essere più assoluto e totale di così.

Il primo scompare nel mondo virtuale pur conservando i suoi supermercati. Il secondo fa della concretezza e del profumo del prodotto la sua base commerciale. Immaginario e reale; una guerra esistenziale. Anche se i termini nella realtà possono apparire più sfumati resta la draconiana differenza tra chi compra guardando e chi sfoglia pagine senza rumore.

La differenza tra stili d’utenza non è romantica. Amazon è riuscita a uccidere il gusto del profumo e della vista nell’acquisto del cibo. Che mondo triste quello virtuale!

Foto di Whole food: