Tecnica di pubblicità2 segue il precedente studio appena pubblicato sulle differenze di pubblicità tra GDO statunitense e italiana. In quella ricerca si è pervenuti al tema fondamentale: quanto deve rendere perchè rappresenti un buon investimento la pubblicità?

Come già anticipato, formulare una risposta è difficilissimo, ma non per questo non si può ipotizzare un’ordine di grandezza nonostante possa pesantemente oscillare da un estremo all’altro.

In prima battuta, senza se e ma, una spesa pubblicitaria, perchè sia ritenuta profittevole, deve rendere 25 volte il conto sostenuto per il lancio del prodotto o messaggio diffuso.

Tradotto vuol dire che spendere 100 euro con una radio locale, ad esempio, dovrebbe trasformarsi in 25 x 100 = 2.500 euro di fatturato in più in un lasso di tempo commisurato alla tipologia di messaggio adottato. La radio è verbale quindi ad efficacia ridotta nel tempo ed ad utilizzo immediato. Parametrato all’esempio appena proposto, i 100 euro spesi in radio, perchè l’investimento sia da considerarsi valido, rende 2.500 euro nell’arco di 15 giorni.

La stessa identica spesa in volantinaggio (quindi lasciando un supporto pubblicitario fisico nelle mani del cliente) vuol dire attendersi il ritorno, sempre di 2.500 euro, nell’arco del mese.

Lo stesso esito a mezzo stampa per i quotidiani, mentre per le riviste il ritorno s’estende su un trimestre.

La televisione, in genere, aumenta il rendimento a 32 su una tempistica più estesa rispetto alla radio, ovvero 45 giorni.

Attenzione, che in prima battura, potrebbe apparire che sia meglio l’investimento in radio, perchè concretizza la resa in uno spazio di tempo inferiore rispetto a tutti gli altri mezzi di diffusione del messaggio, ma in questo caso, ovvero solo verbale anzichè visivo, riduce la ripetitività dell’acquisto da parte del cliente (sua fidelizzazione). Una ripetitività che richiede un nuovo messaggio (stimolo) e così via.

Tecnica di pubblicità2 si basa su dati empirici conteggiati nelle diverse esperienze sapendo che spesso, molto spesso, le aziende non ottengono affatto risultati del genere 25-32 volte l’investimento in pubblicità, concentrandosi tra le 8 e le 12 volte (risultati minimi).

Tecnica di pubblicità2 proseguirà in altri interventi sul tema con diversi dati empirici rilevati.