Ricavo totale e ricavo marginale, due concetti spesso non conosciuti. La differenza tra questi 2 ricavi, spiega un’azienda che chiude da chi prosegue.

Ricavo totale e ricavo marginale. Apparentemente sono concetti simili, ma solo a prima vista. In realtà c’è un abisso tra l’uno e l’altro. Il ricavo totale è sempre pari al prezzo per la quantità. Questo in qualsiasi modello di ragionamento. Monopolio, duopolio o libera concorrenza. Il ricavo marginale risponde invece a un concetto diverso. Prezzo per quantità venduta, meno i costi sostenuti per produrre.

In termini dottrinali, il ricavo marginale è quanto si guadagna da un’unità aggiuntiva. Fatto 100 la produzione, quanto vale la 101° unità? Quanto apporta al guadagno d’impresa, quell’unità aggiunta a 100? Questa è la definizione concettuale. Bellissima, ma non serve nulla ai fini pratici. Al contrario, lo stesso ricavo marginale, ottenuto come differenza tra ricavi e costi, “cambia la vita”. La cambia nella misura in cui ci dimostra fino a che punto NON conviene andare!

Mi spiego. Quante unità lavorative assumere? E’ un quesito che trova risposta dal ricavo marginale, non dal ricavo totale. Un concetto che tecnicamente è stato già sviluppato in ben altri 2 articoli qui pubblicati. Sono rintracciabili sia come “appunti per gli studenti” sia “cultura aziendale”.

Certamente il ricavo totale e ricavo marginale, per quanto “semplici” come concetti, non li ha capiti nessuno. Mi dispiace essere “arrogante”, chiedo umilmente perdono al lettore e agli studenti. Comunemente si ritiene che ogni assunto, in azienda, aumenti la produzione. Il che è vero! Però il “tasso d’aumento” della produzione, è meno che proporzionale. Come a dire che 1 lavoratore apporta “40” quale produttività o cose fatte. Il secondo non fa salire la produzione a 80 (il doppio). Il terzo non permette di salire a 120. E’ facile che il numero 2 porti la produzione a 70 e il terzo a 100. Questo vuol dire che la curva della produzione è a “s”.

Questi sono i “segreti” per gestire un’azienda ed essere uno studente in gamba. Buon studio. Il prof.