Presuntuosi nell’affermare la superiorità del proprio pensiero. Dettagli di approfondimento su un tema capace di spaccare la democrazia.

Presuntuosi nell’affermare la superiorità del proprio pensiero sono solitamente persone di sinistra e molto implicate nell’abuso del web. Questo è l’identikit di un soggetto che “ragiona” solo per stereotipi e pregiudizi. In genere questo individuo assegna titoli di fascista o omofobo a chi non gli piace pur d’evitare il confronto. Ecco il punto: evitare a tutti i costi l’analisi approfondita delle idee. IL PREGIUDIZIO E’ LA BASE DI RIFERIMENTO DEL PRESUNTUOSO.

Sul pregiudizio sono state scritte delle meravigliose pagine da Hannah Arendt. Il riferimento è al testo Che cos’è la politica a pagina 12, Frammento 2b Capitolo primo: I pregiudizi. la Arendt spiega che il pregiudizio, semplificando la vita è necessario alle persone. Sarebbe disumano analizzare ogni passaggio esistenziale. Grazie al pregiudizio abbiamo “un giudizio già fatto e pre-confezionato”. Un ragionamento di questo tipo è stato perfettamente adottato dal web e dalla globalizzazione riducendo lo spessore di riflessione. Ecco il punto focale su cui ruota l’attuale politica sociale del cosiddetto “Partito Democratico” in Italia. Staccare la spina della riflessione alla Nazione, adottando frasi e pensieri già svolti.

Da qui nascono le frasi concetto di rito della società attuale. Accoglienza e solidarietà (per giustificare l’importazione d’immigrati). Fascista (per evitare il confronto ideologico). Omofobo (per coprire la voluta confusione tra diritti sociali e patologia).

E’ probabile che il PD (ex PCI) non sopravviva alla seconda sconfitta elettorale che si profila il 4 marzo 2018 e possa così finalmente implodere. Lo scopo di questo studio non è però elettorale quanto concettuale. Individuate le responsabilità politiche nel decadimento della Nazione nella sua attitudine a pensare ora è tempo di correttivi. Come se ne esce da quest’ondata di superficialità umana?

Un’altra grande responsabilità nel decadimento del pensiero è nella scuola. La formazione ha smesso di trasmettere valori per confondere tutto in un mix culturale. Il grande assente di questa stagione di anni globalizzati E’ IL VALORE, l’assetto valoriale. Serve che recuperiamo i valori, stabilire ad esempio che il divorzio non è una soluzione. Abbiamo il 42% di divorzi e il 60% di abbandoni nelle coppie non coniugate. Abbiamo bisogno di ristabilire un sistema di valori senza il quale restiamo presuntuosi nell’affermare la superiorità del nostro nulla.