Perchè vedersi alla fiera, qual’è il senso?

Perchè vedersi in fiera al Made in Steel? E’ semplice!

Dalla crisi ne usciamo solo se sapremo scambiarci e applicare tante di quelle idee da rinnovarci.

Probabilmente quanto appena scritto è banale, ovvio, semplice, ma solo pochi agiscono. Le lamentele sono tante/troppe, ma la reazione? Va un plauso all’Ilva che si è rivolta a un personaggio “nuovo” per farsi guidare fuori della crisi, ma tutti gli altri cosa stanno facendo oltre barricarsi?

L’edizione del Made in Steel di quest’anno guarda, tra le molte sfaccettature all’internazionalizzazione, il che rappresenta una via da perseguire.

Questa è un’opportunità da perseguire “ieri” per oggi, in quanto già adesso è tardi. Da queste colonne più volte, negli ultimi 2 anni, si sono spinti i lettori su questa strada perché c’erano importanti fondi da utilizzare nel contesto del credito d’imposta. Quasi nessuno non solo non l’ha fatto, ma neppure ha chiesto informazioni!

Oggi quei fondi non ci sono più. Attendere un nuovo governo (la legge fu emanata nel 2010 e resa esecutiva nel 2011) e quindi ulteriori agevolazioni è suicida!

Conosco imprenditori che agiscono solo in presenza d’agevolazioni fiscali per ricorrere all’aiuto di specialisti, trattenendo ovviamente per sé i benefici. Un’importante impresa manifatturiera del padovano, 2 anni fa esportava al 50%, oggi al 70 e ha un carico di lavoro eccessivo, portando i clienti ad attendere 50 gg rispetto gli usuali 30! Il problema in quest’ azienda di 120 dipendenti e 11 milioni di euro di fatturato, non è più dove vendere, ma mantenere gli standard di qualità e gestire il fattore umano non adeguato al successo dell’impresa. Ogni settimana si assume quando in tutta la zona, le altre imprese licenziano e non pagano puntualmente i debiti. Un successo di questo tipo l’azienda l’ha ottenuto a costo zero, garantendosi 2 anni di consulenza.

Sicuramente la Nazione ne ha un vantaggio in tasse pagate e italiani al lavoro. Il limite di questo imprenditore è che si muove solo con agevolazioni. Laddove dovesse investire con i suoi soldi, non lo farebbe perché estraneo alla sua cultura, ne consegue che adesso è fermo godendosi i risultati acquisiti. Ha ragione o torto?

Indubbiamente questo è un caso felice di chi sta incassando un grande dividendo e un momento di fortuna ineguagliabile, al punto d’intersezione del lavoro di molti. Sarebbe saggio non cambiare la squadra che ha avuto successo, ma questo richiede visioni imprenditoriali estranee alla cultura del caso descritto.

Per un evento aziendale felice, ce ne sono altri disperati. La coesistenza di avvenimenti così differenti, nello stesso period e area geografica, è impressionante. Va assicurato che la differenza merceologica (chi produce e vende l’acciaio rispetto chi lo utilizza) non è sufficiente a marcare le diversità, quando queste sono di metodo, cultura e imprenditorialità. Chi non osa oggi, rischia veramente di non avere più la forza di tentare la stessa azione fra solo 6 mesi.

Perché vedersi in fiera? Per darci un futuro!