North e Thomas nell’introduzione al loro libro dal titolo “l’evoluzione economica del mondo occidentale” pubblicato nel 1973.

Fortunatamente la voglia di leggere il testo degli autori americani è veramente tanta da non venir fiaccata dall’introduzione scritta da Luciano Cafagna.

Si tratta ovviamente di una critica all’introduzione che applica un lessico ermetico quanto ingiusto verso il lettore invogliandolo a chiudere il testo prima d’iniziarlo!

Oltre al terrorismo letterario comunque si riescono a carpire alcuni concetti.

Ad esempio Carfagna scrive: porre al centro della costruzione capitalistica non tanto la funzione dell’imprenditore quanto quella ISTITUZIONALE.

Un altro passaggio dall’introduzione riguarda i capi scuola dell’economia classica: Malthus, Ricardo,West e James Mill.

Su Malthus c’è un ragionamento dedicato.

Rispetto al tradizionale “lessico” dell’economia classica basato su:

  • crescita della popolazione;
  • rendimenti decrescenti dei prezzi agricoli;
  • e il movimento dei prezzi relativi;

il tutto viene corretto e integrato dagli stessi autori per superare la trappola della crescita della popolazione attraverso:

  • un rapporto commerciale con aree esterne (traffici commerciali) e questo si deve agli studi sul vantaggio comparato di Ricardo;
  • la capacità tecnologica per battersi contro i rendimenti decrescenti;
  • la bisettorialità dell’economia tra primario e secondario;
  • il dualismo urbano tra città e campagna.

A queste considerazioni, che alla fine, si scontrano e fermano sul concetto di reddito per attuare la crescita ecco la scoperta di North e Thomas.

I fattori della produzione non sono più limitati a terra-lavoro-capitale modello marxista, ma MA SU UN INSIEME DI DIRITTI CONVENZIONALI.

Tali diritti convenzionali riguardano gli accordi tra privati (quando possibile) o tra gruppi e lo Stato (molto spesso) per RIDURRE i costi.

Costi di transazione (liberare ad esempio i mari dalla pirateria) e certezza del diritto (la proprietà della terra che si lavora).

Non solo, ma anche la legislazione sulle acque irrigue nelle agricolture.

Questi costi in meno e maggiore sicurezza sono definiti nell’introduzione come delle ESTERNALITA’.

Scrive l’autore dell’introduzione: la funzione assolta dagli Stati nazionali nello sviluppo del capitalismo è sempre stata riconosciuta.

e continua: North e Thomas esaltano, interiorizzando nella storia la parte della politica nella genesi del moderno capitalismo.

Da questa prospettiva si lancia una nuova luce sullo sviluppo comparato tra paesi Occidentali nel tempo antecedente la Rivoluzione Industriale.

Su questo piano le Rivoluzioni borghesi del 18° secolo in Olanda e Inghilterra, spiegano quale base concettuale ci fosse per la successiva industrializzazione.

I due autori americani così aprono alla new economy history.