M5 inteso come Movimento Cinque Stelle, qualcosa che si scioglie come un gelato al sole di Ferragosto. La vicenda “TAV” ha posto in luce non solo le diametrali differenze tra i due partiti di governo, ma molto di più.

Questo “molto di più” indica la totale inadeguatezza alla guida della Nazione del Movimento 5 Stelle.

La bocciatura al Movimento 5 Stelle emerge da “un credere” che si limita alla sola salvaguardi da ogni trasformazione della natura a favore del pianeta. Quanto qui messo in discussione, come già accaduto con le vaccinazioni, si limita a una presa di posizione “di visibilità”.

Detto in termini più diretti, non c’è nulla di sostanziale nel 5 Stelle, solo la necessità istrionica d’apparire in una “voce fuori dal coro”. Il che vuol dire fare politica per apparire in un vuoto fine a se stesso.

Veramente l’Italia dev’essere governata da una sostanziale e valoriale nullità esistenziale come il M5?

Come già accaduto per il PD (ex PCI) nel marzo del 2018, urge la liquidazione di un partito, stavolta è il turno del 5 Stelle. Una tendenza imponente già anticipata delle recenti votazioni locali in giro per il Paese.

Sorge spontaneo un dubbio. Nel caso si confermasse anche sul piano nazionale il rigetto del Movimento alle prossime elezioni anticipate, i soggetti lascerebbero il potere che oggi occupano?

Seguo la politica nazionale da 50 anni, giorno per giorno, come cittadino partecipe e attento. Di scemate ne ho viste veramente tante e molte concentrate nel PCI di allora, oggi camuffato da PD.

Francamente, così tante idiozie, come il Movimento 5 Stelle sta scaricando a getto continuo, quotidianamente, non ricordo un adeguato paragone. Forse questa gente era nascosta dentro il PCI ed ora è venuta allo scoperto.

Certamente il basso profilo concettuale del “Movimento” è stato ampiamente registrato dagli elettori che stanno negando il voto a questa gente. Probabilmente l’M5 sta già morendo elezione dopo elezione. La cretinata sulla TAV rappresenta come fu il rapimento di Aldo Moro per le Brigate Rosse.