Limitazioni al libero uso del contante in ulteriore applicazione dal 1° gennaio 2022. Fino ad oggi possiamo pagare fino a 1.999 euro e dal prossimo primo gennaio solo 999.

Che sta succedendo, perchè erano 5mila nell’era Berlusconi e ora sono ridotti al solo 20% d’allora? La stretta monetaria che senso ha?

Lo Stato (in realtà il Fisco) non sapendo gestire l’evasione, corre ai ripari criminalizzando tutto e tutti. Ne consegue che le limitazioni all’uso del denaro contante (che non hanno corrispondenza negli altri paesi sviluppati) esprimono l’inadeguatezza dell’Agenzia delle Entrate al ruolo che dovrebbero svolgere. Non è finita.

In realtà le note limitazioni hanno un altro scopo: prevenire i fallimenti bancari.

Oltre a 5 banche di piccole dimensioni già fallite e altre profondamente ristrutturate, il problema della tenuta del sistema esiste.

Il sistema creditizio, finanziando in toto l’emissione di debito pubblico si trova inequivocabilmente esposto al fallimento dello Stato Italiano. Di che stiamo parlando? semplice.

A gennaio 2020 l’esposizione come indebitamento sul PIL era al 132,5%

Nell’estate 2021 s’attesta tra il 158-160%.

I fondi Ue (per evitare che l’Italia fallisca) arrivano, ma non sono registrati come debito. Ne consegue che il Paese riceve denaro che dovrà restituire, seppur in parte (l’80%) ma non lo registra! Se ciò dovesse accadere l’indebitamento salirebbe al 200% (contro quello del fallimento greco del 2013 al 187%).

Ad uno Stato fallito, s’oppone la tesi che l’indebitamento per spese d’investimento non conta come se fossero spese. E’ vero, ma fino a un certo punto. Dov’è l’investimento sul reddito di cittadinanza e su quota 100, 102, 103 e 104? E’ chiaro che la Nazione sta ballando sul Titanic.

Chi non guarda in faccia a nessuno è l’inflazione, in progressiva affermazione.

Trucchi o no di finanza pubblica, ogni giochetto su debito si, debito no, si sconta in quote d’inflazione (speriamo non devastante).

Di fronte a questi problemi qual’è l’urgenza dello Stato? inventarsi un capo espiatorio: il denaro contante.

La misura delle limitazioni al denaro costante esprimono la distanza che resta al fallimento dello Stato per eccesso d’indebitamento sul PIL.