Il PIL viene strombazzato a destra e manca come risveglio nazionale. Del resto chi soffia su questa tendenza è un governatore di banca centrale non votato da nessuno che sta svolgendo un mandato governativo privo di legittimità politica (chi lo ha votato?).

Già da queste parole emerge in tutta la sua gravità la sospensione della democrazia a livello istituzionale in Italia. Questo Paese non è a certezza democratica in quando diretto dal 2011 da gente che sarà anche dignitosa, ma priva delle condizioni minime per agire.

C’è un problema di diritto costituzionale in Italia.

Detto ciò, e non è poco, figure non elette da nessuno hanno punti di vista molto parziali. Si veda la pessima esperienza di ben 2 governi dell’avvocato Giuseppe Conte. Il Conte si è accanito, ad esempio, sul denaro contante, tra le tante altre cose, per far qualcosa e dare un’immagine al suo Governo. Quando la gente s’inventa qualcosa da fare per giustificare la propria esistenza.

Sullo stesso percorso “esistenziale” è il Governo del Governatore Draghi. L’insistenza sul PIL, prodotto interno lordo, come termometro del “stiamo tutti bene” lo dimostra.

Mi spiego.

Il PIL è una misura statistica molto generica.

Quando stiamo bene, in una tavola imbandita di ogni ben di Dio, filosofeggiamo sul PIL per compiacerci del bel momento che stiamo vivendo.

Quando stiamo male invece, le unità di misura da prendere in considerazione sono 2:

– il numero dei disoccupati di cui soffre il Paese;

– il potere reale di spesa degli stipendi in corso.

Ecco la differenza tra un NON votato da nessuno e un politico che risponde alla Nazione del suo operato.

Quello non votato discute di PIL, l’altro invece dovrebbe scendere nelle piazze per contare chi non è ancora nella dignità di un posto di lavoro.

Concludendo, la democrazia di questo Paese è sospesa dal 2011 (sono 10 anni che la Nazione è diretta da non votati da nessuno).

Perchè gli ultimi 2 Presidenti della Repubblica non sono alla sbarra per rispondere del reato d’attentato alla Costituzione?