Introduzione al testo di geografia economica scritto con gli studenti. Appunti per classi quinte. Prof. Giovanni Carlini
Cattedra di Geografia economia

Introduzione al testo di geografia scritto con gli studenti. Perché un nuovo testo quando ce ne sono molti in comercio?

Per spiegare il valore di un testo scritto con gli studenti serve un’introduzione. I testi in uso sono molto formali. Questa formalità però lascia scoperti sul piano sostanziale. Significa che uno studente lombardo, attualmente, non sa collocare su un foglio di carta le più provincie della Regione. Lo stesso vale per il resto del Paese. Questo significa avere dei ragazzi ignoranti in materia che sapranno anche discutere di desertificazione ma non certamente d’Italia e del mondo.

Rispetto a queste deficienze strutturali è avvertito il bisogno di un testo “fatto da noi”.

Contemporaneamente all’incarico d’insegnante presso l’Istituto Zappa, a Milano, ho avuto il privilegio di servire 2 medie aziende italiane nei loro processi d’internazionalizzazione. Da questo doppio onere e onore, mi sono reso conto che le PMI italiane hanno bisogno di un determinato livello di conoscenza della geografia economica. Una conoscenza che la scuola non offre.

L’introduzione al testo di geografia parte da qui. Sono state organizzate nel nuovo testo scritto con i ragazzi, quelle conoscenze richieste ma non spiegate.

Con le prospettive sopra descritte il nuovo testo non serve alla sola maturità scolastica. In realtà diventa un allegato del curriculum vitae dello studente. Dello stesso alunno che ha scritto una parte-intervento al nuovo testo di geografia fatto da noi.

Con questo libro, l’allievo può dimostrare al colloquio di lavoro la conoscenza d’argomenti specifi d’interesse aziendali. Per la precisione si può avventurare nell’ambito dell’internazionalizzazione.

I punti forti del libro

La conoscenza dell’evento geografico avviene per profili orografici comparabili; ad esempio:

1) se la Germania o la Francia hanno una pianura più estesa e organizzata dell’Italia è molto probabile che siano più ricchi.

Non solo ma l’aspetto sociologico è costantemente presente:

2) il ruolo della donna nella società da cui gli stili di consumo differenziati per aree culturali;

3) la differenza per generi e il loro comportamento negli ultimi 60 anni in Occidente.

Sono stati approfonditi intensi passaggi storici, drammaticamente attuali, con la visione di film:

4) “La Battaglia d’Algeri”;

5) quindi il film “Lawrence d’Arabia;

6) infine “Exodus”,

con questi stimoli è stato capito il concetto di nazione araba (1920) quindi di nazionalismo arabo (1950 e successivi). Il ragionamento si è esteso al fondamentalismo islamico (dagli anni Settanta). Si è rifletturo sul nodo mediorientale con il costante stato di guerra verso lo stato di Israele. Infine le diverse “primavere arabe” e l’inverno di oggi.

Il ruolo dell’Occidente nella formazione del pensiero economico moderno e i rischi di collasso sociale cinese. Tutte le conseguenze negative della delocalizzazione in un immaturo processo di globalizzazione.

L’internazionalizzazione è l’anima portante del testo. Ogni studente ha quindi acquisito l’importanza dell’ICE e i suoi servizi. L’intero impianto geografico ruota intorno all’import-export e all’importanza per la nostra economia dei mercati esteri.

I difetti e limiti del testo

Chiedo scusa ai colleghi di lingua italiana.

I testi scritti dagli studenti sono minimi e altamente perfettibili nella loro forma grammaticale. Il motivo per cui questo libro nasce “povero” è stata una scelta strategica.

In un mondo di giovani “che non leggono” spingerli a scrivere potrebbe rappresentare la differenza.

Il rischio d’aver lanciato un’opera utile per trovare lavoro, in piena disoccupazione, che presta il fianco a una forma espressiva modesta è reale. La speranza è quella d’aver pagato un pegno per avvicinare giovani menti al libro come compagno di vita che mai tradirà.

Milano il Prof. Giovanni Carlini