Industry 4.0 di cosa stiamo parlando? E’ imbarazzante ragionare intorno a qualcosa “che è bello”, ma mal collocato.

In pratica, immaginate un moribondo per fame che discute se mangiare caviale o pane. Ecco la sintesi crudele di Industry 4.0

Criticare il progetto Industry 4.0 scoccia! Da fastidio nella misura in cui pare d’opporsi al progresso mentre non è questo la prospettiva. In realtà l’opposizione al progetto va contestualizzata per singole aree geografiche. Mi spiego.

In Germania, Industry 4.0 punta alla connessione tra macchinari industriali. Questa connessione per i tedeschi dovrà essere informatica.

Attraverso il web, l’industria tedesca cerca un progetto unico d’interfaccia per migliorare la produzione.

L’obiettivo è un calo dei costi di fabbricazione con un pari aumento di qualità.

Non solo. L’industria tedesca cerca un linguaggio tecnico unico all’interno della fabbrica tra macchinari.

L’idea è bella ma, secondo me troppo vulnerabile. Onestamente considero il web violabile e modificabile quindi danneggiabile.

Da qui emerge anche una critica verso la smaterializzazione dei documenti. 

Negli Stati Uniti, Industry 4.0 si basa anch’esso sul web, ma diversamente orientato.

Agli americani preme molto il contatto con il consumatore. Internet deve diventare un dialogo aperto tra produzione-distribuzione e consumo.

Il parere e la critica del cliente, qui è fondamentale.

Si potrebbe immaginare al supermercato, che passando con il cellulare sui prodotti, si possano vedere le etichette d’origine. Forse è fantascienza, ma è questa la tendenza.

Non solo. Gli americani puntano alla chiusura di negozi fisici per l’on line.

Questo dovrebbe ridurre i costi e i posti di lavoro. La tendenza è preoccupante.

In Italia, Industry 4.0 non si è capito cosa sia. Probabilmente “il modello” italiano tende più verso quello tedesco.

La critica verso Industry 4.0 e la sua esuberanza sulla stampa nazionale come se fosse una rivoluzione è duplice.

CRITICA 1: possiamo immaginare il futuro con 3 milioni di disoccupati? 

Il problema dei disoccupati non è sufficientemente recepito dal mondo moderno. La globalizzazione ha prodotto disoccupazione in Occidente, ma non se ne preoccupa! 3 milioni di buste paga in meno quante tasse sono? Ma non basta, quando dolore sociale produce la disoccupazione? Industry 4.0 è bellissimo come progetto. ma fantascientifico. Oggi stiamo morendo di fame (in senso figurato). E’ bello il futuro ed è giusto progettarlo, ma chi pensa al presente?

La disoccupazione in era globalizzata non è sufficientemente considerata! 

CRITICA 2: la dematerializzazione espone alla perdita di tutti i dati conservati. 

4000 anni di storia ci hanno lasciato traccia della civiltà. Internet esiste praticamente dal 1999. Possibile che in soli 17 anni abbiamo capito tutto? Che si voglia ANCHE usare il web per gestire i dati ben venga. Che al contrario si smaterializzino i criteri di conservazione e gestione delle info è una cretinata. Basta una tempesta magnetica. Un terrorista. Un hacker russo. Un qualcosa di semplice per distruggere la memoria dei dati conservati. La dematerializzazione è così stupida che non proseguo a discuterci.

Concludendo: il futuro è veramente bello da progettare a patto che si siano fatti i compiti a casa. E’ necessario risolvere i problemi del presente per ben progettare passaggi successivi. Non solo, ma non è stata risolta la certezza del dato immateriale così facilmente influenzabile e modificabile.