Il sindaco di Roma e di Torino come l’immaturità dei giovani al comando.

Il sindaco di Roma è la Signora Raggi. Come il sindaco di Torino è la Signora Pennino, almeno credo si chiami in questo modo, confesso di non essere affatto un suo ammiratore. Tanto per iniziare queste due signore sono IL SINDACO non la sindacessa. Femminilizzare un titolo e una carica ridicolizza il ruolo. L’incarico non ha genere maschile o femminile, è un ruolo da assolvere al meglio delle capacità per cui si è stati votati. Mischiare professionalità con genere è un errore. In tal senso l’insistenza della Signora Boldrini, oggi alla Presidenza della Camera dei deputati, è stato un errore. Ecco perchè la Signora Boldrini non può più essere eletta nuovamente: è faziosa!

Essere faziosi è un peccato mortale per un politico, specie in epoca post globalizzata.

Il sindaco di Roma esprime anche un simbolo di totale inabilità al ruolo. Perchè è stato commesso un errore così clamoroso? Probabilmente lo sbaglio nasce da un’errata impostazione di fondo che vede i giovani accedere alla dirigenza senza alcun apprendistato. In termini naturali si chiama CARRIERA. Essere in carriera vuol dire imparare per 20-25 anni qualcosa che in età matura verrà fatto “meglio” dalla generazione che subentra.

L’aver azzerato il concetto di carriera porta alle incongruenze che si stanno vivendo in epoca globalizzata. Anzi la stessa globalizzazione è stata uccisa da questi “ragazzi” in posizione di manager. Che disastro!

Come rimediare a questo errore? In realtà c’è una buona dose di mala fede da parte delle aziende in questo. L’obiettivo è pagare di meno incarichi ad alto impegno. Nessuno si è però reso conto che portando alla dirigenza i ragazzi ha comportato uno scadimento complessivo del sistema economico, politico e sociale. Possiamo correggere un errore così fatale?

Il sindaco di Roma è il simbolo di una mentalità superata e sbagliata.