Il passaggio generazionale. L’esperienza è trasmissibile dai genitori ai figli e in che misura?

Il passaggio generazionale è diventato un problema nella società occidentale. La trasmissione di valori tra generazioni è assicurata da molti aspetti che sono l’esempio in famiglia e la scuola.

L’ESEMPIO IN FAMIGLIA. L’esempio nel passaggio generazionale funziona se si è a contatto con i figli. Putroppo questo non è sempre così scontato. Molto spesso i compiti di scuola non sono controllati dai genitori. Impegnati nel loro lavoro, il padre e la madre non offrono quell’attenzione che dovrebbero. Normalmente, più le madri che i padri, cercano un socio-compagno nel figlio o la figlia. Una specie di spalla per sentirsi leader. Si tratta di una bella idea che tradotta in pratica non è vincente. I figli cercano una guida nei genitori, non dei compagni più grandi!

LA SCUOLA. L’istituzione scolastica è stata appositamente inventata per trasmettere i valori tra generazioni. Putroppo la scuola non funziona. Il mancato funzionamento della formazione (pubblica come privata) deriva da un problema di chiarezza dei valori nella società. Detto in altri termini non abbiamo, noi stessi, capito cosa sia importante. La lista di quanto non è “pacifico” tra noi, è talmente lunga che enumerarla non è possibile. In una “torre di babele” culturale, com’è possibile che la scuola possa funzionare?

CHE COSA FARE? In un sano passaggio generazionale, l’unica via “sicura” da seguire è quella di “fare i genitori”. Significa dedicarsi alle proprie creature per crescerle attraverso esempio, valori e ragionamenti. L’accordo non è indipensabile. Non serve che figli e genitori la debbano “pensare allo stesso modo”. L’importante è che si discuta e ragioni. L’accordo verrà e sarà di principio.

Molto spesso agli sforzi e sofferenze dei genitori, nella conduzione di un’impresa familiare, subentrano i figli che non sono coscienti di quanto fatto. Perchè accade questo? Il tema del passaggio generazionale è sempre esistito, ma si è reso acuto in questi ultimi 25 anni. C’è una frattura generazionale in atto.

Di fronte a una frattura di fatto tra figli e genitori, serve porre rimedio. Questa reazione però non può che essere unilaterale. Dai genitori verso i figli. Putroppo i figli imparano soltanto se gli viene data occasione per evolvere in persone sensibili. La scuola, la parrocchia, lo stato e nessun altro si possono sostituire al paziente lavoro di genitore.

Il padre e la madre, nella trasmissione dei valori, non li sostituisce nessuno.

La quantità di valori trasferiti ai figli, dipende dalla qualità della presenza dei genitori. Non servono altri aiuti, solo un “lavoro” di presenza. Del resto non sono i figli che hanno chiesto di stare tra noi.