Femminismo sterile, quello che fa tanto chiasso senza produrre nulla di concreto. Reggiseni bruciati, aborto estremo, divorzio diffuso e abituale, sono questi i caratteri che nobilitano le donne? Prima d’essere, come al solito classificato come fascista e di destra, è bene introdurre una premessa.

Fino alla Guerra del VietNam in Occidente, per la sociologia, era in vigore la Teoria Generale. 

Talcott Parsons e Robert K. Merton lanciarono il FUNZIONALISMO. Si tratta di una teoria generale nel senso che ebbe la nobile pretesa di coinvolgere l’intera esistenza delle persone. Oggi si ritiene non sia più possibile una Teoria Generale, riducendosi a mini teorizzazioni limitate alla criminalità giovanile, la senilità, la sessualità in età matura etc.

La sociologia dagli anni Settanta (del Novecento) ad oggi è rimasta vittima di gente liberal tipo “Ruth Baden Ginsburg”. 

I liberal sono soggetti, solitamente e monotonamente di sinistra, che hanno lo scopo di protestare; nulla di più. La costruzione sociale e concettuale con un liberal è sempre aleatoria, astratta, insignificante, rispetto al decorso del tempo. Detto in maniera più semplice, il mondo liberal invecchia e scompare.

La posizione d’oggi sugli omosessuali, ad esempio, estremamente criticabile, indicata una tendenza che c’è, ma non ci sarà. Ecco in cosa si concretizza il pensiero liberal, c’è, non ci sarà. 

Torniamo alla Teoria generale sulla società, quella funzionalista. La concettualizzazione prevede un maschio che vada fuori casa a procacciare lavoro e denaro. Quindi una donna che alleva la famiglia ricevendo le risorse economiche dal coniuge. I figli sono educati dai genitori, ma in particolare dalla madre, guadando al padre come esempio pratico di vita vissuta.

Gli anziani, più che parcheggiati nelle case di riposo a morire per pandemia di vario genere, vivono in famiglia tra nipoti e nuore.

Questo meccanismo è saltato con l’imperativo del lavoro esterno dalla casa per le donne. Ecco che il femminismo sterile conta le sue prime vittime.

Un pensiero maturo (quindi non liberal) avrebbe non ostacolato la donna al lavoro, ma neppure spingerla fuori casa a ogni costo! Oggi abbiamo il 42% di divorzi (dato certo ISTAT) e il 60% di tasso d’abbandono (stimato) nelle coppie tra persone normali, uomo-donna. Grazie per questo dolore sociale Ruth Baden Ginsburg; una liberal da seppellire sotto terra. Esempio di femminismo sterile.

L’armonia tra generi non è quanto la Ginsburg ha professato!