Il concetto stesso di falso in bilancio va rivisto. Non servono nuove norme ma una visione d’insieme che manca.

Ieri sera nella TV italiana ho visto un programma d’approfondimento. Uno dei tanti. E stato affrontato il tema dei falsi bilanci bancari. Di che cosa si tratta?

Un costruttore ha ricevuto x milioni per realizzare un centro residenziale. Gli immobili entrano nel bilancio della banca. Non solo, ma gli stessi vanno anche a costituire un fondo immobiliare. Fin qui nulla di strano. Accade però che le case non si vendono. Anche il centro direzionale non si affitta! A conti fatti l’intera opera resta semi deserta. Il prezzo non si può abbassare perchè comporta al costruttore l’immediato rientro del prestito alla banca. La banca non può accettare la perdita. In questo modo tutti sono bloccati. A conti fatti la realtà espone la banca al falso in bilancio.

Altro caso. Lo Stato nel suo bilancio iscrive importi che non riscuoterà mai. Non ho capito se si tratta di 4 miliardi o più. In questo gioco del +/- andiamo probabilmente sopra i limiti UE concessi. Non è questo il dramma. Il punto è un altro. Durante l’anno si dovranno “assestare i conti” da cui emergeranno le mancate quadrature. Pubblicamente si ammette il falso in bilancio. La giustificazione sarà la congiuntura che non funziona come da previsioni.

I privati che commettono il falso vanno in galera. I politici che ci vivono con il falso, al massimo non sono eletti di nuovo. Le banche che incarnano il falso in bilancio, scaricano sul pubblico. In tutto questo gioco credo che ci sia qualcosa che non quadra.

Addirittura nel servizio TV si parla dell’Ente Poste italiano. La vendita di prodotti finanziari dalla Poste presenta non pochi dubbi.

Interessante il confronto tra le commissioni su un titolo pubblico e un fondo o polizza vita.

Ci sono 200 euro per 100mila investiti in un titolo pubblico. Ci sono 17mila euro di commissioni su un fondo d’investimento o polizza. 

L’insieme di questi dati espone il sistema a una fragilità strutturale. 

Potremmo parlare di cedimento o collasso? Certamente ci sono dei rischi molto alti. 

Ora la domanda di fondo: perchè siamo giunti a questo? 

Penso che si sia osato troppo. E’ necessario tornare indietro da questa via. Il presente è sbagliato, forse non tutto, ma in buona parte.

Il discorso prosegue sulla politica bocciando chi ci sta gestendo.

Relativamente alle imprese, va capito se il falso in bilancio è per rubare o aiutare l’azienda. Questa differenza è sostanziale. In un caso non può che essere penale. Nel secondo al massimo una multa. Questo concetti riguardano una fiscalità nuova ancora da scrivere di cui urge la necessità.