Desert Training Center and General Patton Museum. Taccuino americano 2018. Visita al centro di addestramento nel deserto per l’esercito degli Stati Uniti.
Desert Training Center signfica centro di addestramento nel deserto e alla vita in uno degli ambienti naturali più difficili. Manca l’acqua, fa caldo introno ai 50 gradi di giorno e freddo di notte.
Nel caso specifico l’esercito degli Stati Uniti ha sentito il bisogno, dal 1942, d’addestrarsi a combattere nel deserto. Per preparare le truppe allo scontro con i tedeschi in Libia e nel Nord Africa contro Rommel, il Generale Patton istituitì il primo centro desertico di addestramento. Nel programma si mise in bilancio la perdita di alcune vite per lo sfrorzo termico, morsi di serpenti e altro, con la consapevolezza d’addestrare e salvare un intero corpo di spedizione.
In effetti il Desert Training Center portò in Africa reparti molto addestrati, che vinsero la Campagna d’Africa. Il generale Rommel dovette ritirarsi.
Oggi non c’è più nulla di quel campo di addestramento nei pressi di Indio, sulla Interstate 10 a est di Los Angeles verso l’Arizona.
La lezione è stata imparata e oggi, nel 2018, ci sono diversi centri di addestramento sparsi nel deserto del Mojave. Yuma è l’attuale Desert Training Center per i marines e l’esercito in generale. Le forze corazzate svolgono lo stesso training presso Fort Irwin (ugualmente in California sulla I15 verso Las Vegas).
Sempre nel pressi di Las Vegas c’è la grande base area di Nellis dove è la stessa Air Force a operare su un poligono di tiro grande come la Svizzera.
Tutte queste informazioni non interessano tanto sul piano tecnico quando sul concetto DELLA PREPARAZIONE E FORMAZIONE.
Per combattere e vincere gli americani si sono organizzati e formati. E’ un ragionamento che la dice lunga su come gestire la crisi da post globalizzazione. Quindi la disoccupazione, i fatturati che non quadrano e il personale disaffezionato. Chi, tra gli imprenditori studia oggi come oggi? Non percepisco una tensione allo studio nell’attuale classe impenditoriale.
Peccato che l’attuale classe imprenditoriale nazionale sia perdente.