Cosa s’impara dallo studio/lettura del libro L’Italia del Settecento di Montanelli e Gervaso? Qui di seguito i diversi concetti spiegati nell’opera.

  • a pagina 8, Lutero, distruggendo l’unità religiosa, pregiudicò anche quella politica;
  • pagina 23 il già citato (pubblicato nelnprecedente studio a questo testo) interesse dinastico contrapposto a quello nazionale tutto da risolvere.
  • L’ Inghilterra persegue la seconda (quella politica) e vince sugli altri Paesi che restano fermi al dinastico. La modernità s’enuclea intorno al concetto nazionale, lo Stato al posto della dinastia – casa regnante;
  • a pagina 24 l’autore sottolinea il “concetto di saggezza superiore” espresso dagli inglesi come esempio non imitato nella restante Europa;
  • pagina 68: LA SUA OPERA CADDE, IL SUO SEME FRUTTO’. Il riferimento è alle Repubbliche marinare di Venezia e Genova che hanno trionfato finché l’Italia era ridotta a “non Stati”. Nel momento in cui questi reami diventano parti di un Regno più importanti come Spagna, Francia o Austria, il declino delle Repubbliche marinare è segnato!
  • anche questo aspetto è stato già anticipato: le 2 facce del capitalismo, da promozione del progresso a responsabile dell’ingiustizia sociale;
  • L’enciclopedia come opera assumere il ruolo della RIVOLUZIONE PRIMA DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE;
  • a pagina 98, gli inglesi furono per Voltaire ciò che i germani rappresentarono per Tacito;
  • pagina 101: Saggio sui costumi scritto da Voltaire, un libro interessante da leggere;
  • ancora, per Voltaire non c’è verità che non provenga dalla RAGIONE;
  • mio commento: gli illuminati hanno ragione, ma non per questo serve strillarla a destra e manca come hanno fatto, configurando un’esagerazione patologica. Inoltre Voltaire dimentica che solo in Occidente lo sviluppo è equilibrato, tralasciando il resto delle altre 8 culture di cui il pianeta è composto;
  • a pagina 196: il profeta dalla Rivoluzione francese è Rousseau non Voltaire;
  • per Rousseau LA LIBERTA’ è SACRIFICATA ALL’UGUAGLIANZA;
  • la diversità che c’è tra predicare (con enfasi) e parlare (con tranquillità);

Fine prima parte del riepilogo su cosa s’impara dal testo di Montanelli.

A seguire secondo approfondimento: cosa s’impara 2.