Cosa ha scatenato la censura di Facebook tanto da non rendere più visibile il testo del ragionamento? E’ stata posta in discussione l’omosessualità escludendola dal comportamento normale e sano. Tutto qui.

La sola discussione sull’argomento scatena la censura di Facebook.

Perchè come studioso e ricercatore del comportamento umano ritengono l’omosessualità una patologia dell’atteggiamento con effetti sessuali?

E’ semplice. A parte il fatto che fino a qualche anno fa l’omosessualità era censita nell’annuario delle malattie dell’Organizzazione della Sanità Mondiale, poi, improvvisamente è scomparsa diventanto tutt’insieme esperessione di una persona sana.

Nessuno ha capito il come e il perchè di una patologia che si trasferisce dallo stato di malattia a quello di normale opzione tra le possibili.

Non è accaduto per la lebbra, il vaiolo, la TBC, il tumore in tutte le sue forme e neppure per il Parkinson, ma lo è stato fatto per l’omosessualità.

Oltre a queste considerazioni iniziali cosa rende l’omosessuale un patologico? E’ semplice.

Per il numero e l’intensità delle infezioni possibili che riducono gli anni di vita sana possibile e vivibile.

A causa dell’eccezionale brevità dei rapporti di “coppia” esistenti tra omosessuali.

Una coppia normale funziona per 60 anni quando non divorzia.

Coloro che si separano, in genere, raggiungono almeno i 15 anni.

Gli omosessuali spesso sono “in coppia” per qualche mese-anno.

Un aspetto da non trascurare rigurda la meccanica del rapporto omosessuale. Queste persone si sono costrette a dover passare dalle feci per realizzare o consumare un atto di “godimento”, quando in un rapporto normale con una donna, questo passaggio non è necessario se non eventuale e di completamento.

Infine per un aspetto così ovvio che nessuno vede: le stesse polarità in chimica, fisica e ovunque si respingono.

L’incastro, dice il falegname, è a “maschio e femmina”.

L’insieme di questi elementi rende l’omosessualità un atto contro natura.

Solo il lassimo di un’era del fortuito e dell’improvvisazione, come quella attuale, possono giustificare in questi anni una “licenza” come quella concessa a chi consuma anzichè vivere.

Ciò che è più grave è come la Chiesa Cattolica apostolica di Roma, in un sorta di follia collettiva, abbia aperto agli omosessuali, perdendo una fetta molto importante di fedeli e di sostegno economico.

Gli errori si pagano e in ciò la Chiesa di Roma, con questo pontificato, è allo sbando.

Un pensiero così formulato è stato censurato da Facebook, impendendo il libero dibattito.

La foto di copertina coglie il nome di Norbert Elias riferendosi al testo “La società delle buone maniere”.