Contro l’immigrazione da considerarsi un errore di calcolo. Che bello leggere il libro di Christopher Caldwell dal titolo, L’ultima rivoluzione dell’Europa. L’immigrazione, l’Islam e l’Occidente, edito da Garzanti. In totale sono 364 pagine e ne sono state lette al momento solo 61 per cui si è appena al 10% del testo; i primi due capitoli.

L’immigrazione in Europa, in particolare quella nera e islamica è considerata dall’autore un errore. Lo sbaglio fu commesso pensando ad una necessità di breve periodo che ha invece avuto ricadute sul lungo tempo.

Al termine della seconda guerra mondiale, tutte le Nazioni europee si dettero da fare per importare lavoratori. L’idea fu quella d’impiegare queste persone per due anni applicando una rotazione tra gli arrivi e le partenze. Se questo fu il piano, naufragò perchè il biennio si protrasse a residenza a tutti gli effetti. Ma i problemi non ci furono finché questi lavoratori erano europei, italiani in Francia, Germania e Belgio. A parte la Francia, che per questioni coloniali ha sempre avuto una presenza araba sul suo territorio, nel più ampio contesto europeo, il quadro mutò per le scelte inglese, tedesche e svedesi.

Nel 1948 per gli inglesi e negli anni Cinquanta per svedesi e tedeschi, si ricercarono lavoratori stranieri fuori dal contesto europeo. I tedeschi in particolare si rivolsero in forme importanti alla Turchia. Questo paese, oggi islamico ma a quell’epoca semplicemente turco (non arabo) rispose con grande entusiasmo inviando quantità importanti di giovani turchi in Germania. Quantità che al termine del biennio di lavoro, le stesse industrie tedesche chiesero di confermare nuovamente. Da qui s’apri al ricongiungimento familiare e pertanto alla presenza stabile di grandi quantità di non europei in Europa.

La domanda che si pone l’autore è: furono correttamente svolti i conteggi o ci si lasciò prendere la mano? E’ opinione dei Christopher Caldwell che si sbagliò sovrastimando il bisogno di lavoratori. Nasce da questo ragionamento una posizione contro gli attuali flussi migratori.