Borgen il potere rappresenta una serie televisiva danese, in 3 raccolte, dedicata al Governo. L’intera storia ruota intorno a una protagonista: la Signora Borgen che diventa anche Primo Ministro. Nella sua carriera politica, ovviamente di sinistra, la protagonista osserva la sua vita privata cambiare e peggiorare.
Da moglie a primo ministro quindi divorziata e infine singola.
Ho visto tutte le 3 serie televisive progressivamente sempre meno entusiasta della vicenda.
I motivi per cui NON è GRADEVOLE COME FILMATO SONO DIVERSI tra cui:
- è una commedia ambientata principalmente in interni, quindi non ha nulla di un film;
- il continuo e costante offensivo richiamo agli italiani e l’Italia. Si parla di abbuffini (gente che mangia a dismisura), ladri e mafiosi. Il tutto con un diretto richiamo all’Italia citata in chiaro. Ne consegue che la serie televisiva è dichiaratamente anti italiana. Questo dettaglio irrita e non poco lo spettatore connazionale;
- la Signora Borgen è sempre al centro della vicenda, che potrebbe anche aprirsi su altri personaggi. In effetti dalla Borgen è possibile osservare l’immaturo rapporto tra due giornalisti (l’addetto stampa e una conduttrice televisiva). A volte sono citati giusto per riempire lo schermo altri politici, ma sempre “distrattamente”. La descrizione di quanto accade nella principale emittente televisiva, è costantemente correlata alla Signora Borgen;
- un ultimo passaggio uccide la serie televisiva. La drammatica superficialità della sinistra in genere e così anche quella italiana.
L’unico messaggio interessante, ma noioso, della serie Borgen è sulla povertà d’argomenti di Governo della sinistra. Si tratta di partiti e gente ostinatamente attaccata a dettagli sui quali “costruire” una politica.
TOGLI L’ACCETTAZIONE ACRITICA DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E L’ECOLOGIA, ALLA SINISTRA E NON GLI RESTA PIU’ NULLA.
Mamma mia quanta miseria intellettiva.
“Ai miei tempi” e mi scoccia dire così perchè mi presento come “vecchio”, la sinistra era il serbatoio (discutibile) delle idee. Un motore, spesso impazzito e fuori fase, della società moderna. Oggi è ridotto a una lotta di retroguardia su un paio d’argomenti di minore interesse.
Sono d’accordo. La serie tv mette in luce le difficilli rinunce personali e i continui compromessi per il mantenimento del potere. I riferimenti bassi e offensivi verso l’Italia sono ripetuti, fuori luogo e inutili alla trama, peraltro la politica danese non ne esce affatto immacolata, per cui le battute altezzose nei nostri confronti sono davvero ridicole.
La ringrazio per il Suo punto di vista, finalmente non sono solo io a dire apertamente quello che penso! Grazie per il suo contributo.