Analfabeti e intellettuali, chi sono? Purtroppo un nutrito gruppo! Gente che s’incontra tutti i giorni leggendo il loro pensiero nei libri. Di cosa si tratta e perchè un giudizio così duro? E’ semplice, per spiegarsi qui allegate solo 2 pagine tratte da un testo in studio in questo momento, ma in realtà coglie la massa di libri.

E’ gente che per esprimersi utilizza diffusamente terminologia anglosassone e non se ne capisce il perchè come il senso. Forse esibizionismo linguistico?

Che senso ha mischiare in un ragionamento logico e compiuto in lingua italiana, una serie nutrita di parole straniere?

Prima di proseguire, prego, si guardi con i propri occhi che razza di lavoro di correzione grammatica serve apportare al testo per leggerlo. Possibile che per studiare, leggere qualcosa, tocca combattere con degli analfabeti “intellettuali” che non sanno neppure porre l’apostrofo tra due vocali? Si tratta di un lavoro apposto su ogni pagina di ogni libro; stancante e in particolare di FORTE RIDIMENSIONAMENTO VERSO LO SPESSORE DELLO SCRITTORE CHE QUI VIENE FATTO A PEZZI.

Nelle due pagine qui allegate non è presente l’infezione linguistica da idiomi stranieri, c’è appena un richiamo nella seconda pagina. Però anche in questo piccolissimo dettaglio si noti come l’autore, uno degli analfabeti intellettuali, scriva: il problema della …….e lo indica in lingua straniera anzichè in italiano.

Perchè comportarsi in questo modo?

E’ forse troppo puerile scrivere PUREZZA DEL MARCHIO anzichè “brand purity“? Laddove lo si voglia, prima di tutto indicare in italiano e poi forse, se necessario, tra parentesi in lingua straniera. L’autore che s’esprime al 99,9% in italiano vorrà forse ricordare che quel concetto all’estero lo conoscono in quel modo? Va bhè, si dia licenza al soggetto che ci spiega come si dice all’estero quel certo dettaglio, ma questo viene riprodotto indicativamente 5mila volte su 345 pagine?

Credo fermamente in una proposta di legge ferma al Parlamento. Una multa a chi s’esprime in lingua straniera in forme strutturali. E’ il giusto prezzo da pagare per gli analfabeti.