Il titolo 1493 riguarda un tomo da 500 pagine della Mondadori pubblicato recentemente. Ho acquistato con grande fiducia questo testo a completamento e integrazione di un anno di studi dedicati al Seicento.

A tanto entusiasmo ha corrisposto altrettanta delusione, perchè?

Lo scrittore, tal Charles C. Mann, nel suo libro “1493” ha cercato una vicenda per celebrare l’importanza e il ruolo della Cina nella storia. Uffa, e uffa, che noia e che sensazione di “venduto”. Di quell’Occidentale che si vende al nemico per farsi pagare, magari le spese di stampa del libro o peggio. Questa è la più diffusa sensazione che emerge con impeto dallo studio del libro.

Mi sono trovato veramente in difficoltà nel pulire il testo depurandolo da tutte le volute forzature pro-Cina.

Perchè accadono queste cose? Un Occidentale può svendersi così ampiamente ad altri che tra l’altro non sono neppure una democrazia? In effetti molti occidentali si vendettero al Partito Comunista sovietico, ricordo una lunga lista di questa gente sia negli Usa come in Gran Bretagna. Tutta gente di cui si conosce il nome, tanto da poterli evitare. In questo caso ci sono cascato, non me l’aspettavo!

E’ quindi iniziata una capillare opera di pulizia del testo.

Irritato dall’aver comprato un libro perduto e anche dall’averlo ricevuto da Mondadori di cui mi fidavo, ho selezionato su 500 pagine le parti rilevanti. Quanto si può osservare nelle pagine seguenti, tratte dal libro che ha per titolo 1493, esprime il distillato dell’opera.

Quanto qui offerto al lettore è la sintesi dell’opera. Ovviamente essendo miei appunti, ma qui offerti a tutti, non posso che scusarmi per essere andato in bestia, in alcuni passaggi, verso l’autore dell’opera. E’ accaduto in coincidenza d’interi capitoli che sono stati cestinati provocando dolore per la perdita. Nonostante ciò, l’impegno ad estrarre tutto quando salvabile è stato capillare.

Possibile che chi in Mondadori seleziona le opere, non si renda conto che il lettore cerca studi puliti dalla faziosità di campo? E’ possibile apprezzare opere scientificamente valide e non compromesse?

La sintesi da questo evento? c’è la solitudine dello studioso in un mare d’autori che è di parte e che gli editori lasciano passare!

AAA cercasi veri ricercatori, non compromessi, ma studiosi del fatto oggettivo, lasciando al lettore l’onere delle conclusioni tratte dai fatti.