Se ho letto in 3 mesi 5 libri vuol dire che ho saputo ben impiegare il mio tempo di riflessione. E’ stato già qui scritto (nel precedente studio pubblicato ieri) che 5 libri non cambiano di tanto la sensibilità di una persona se non prosegue con altri 5 e così via, allargando la sua capacità di capire e confrontare.

Al momento questi 5 libri letti/studiati, SI, mi rendono un Uomo migliore, ma attenzione! è solo un fuoco di paglia che va alimentato ancora e ancora.

Nell’elencazione di quanto letto ci si è fermati ai primi 3 ora ne restano due e qui sorgono i “dolori”. Vuol dire che in 4 casi su 5 l’approccio, come lettore e studioso è stato sia entusiastico sia di grande disponibilità come apertura mentale.

Ma, e c’è sempre un “ma”, in ben 2 casi su 4, il 50%, lo studio si è concluso con un rigetto dell’autore e quindi del libro che è stato studiato e assimilato con grande disappunto. Significa che i concetti sono stati acquisiti, fatti propri e inseriti nel sistema pensiero, ma ripuliti e contestualizzati in forme diverse rispetto a chi li ha scritti e spiegati. In pratica in 2 casi su 4 il concetto è stato preso in esame, incorporato nel sistema pensiero, ormai è “mio” con ripudio dell’autore che non verrà mai più cercato in altre opere.

Per quanto concerne un 5° libro questo già dall’inizio è stato “preso con le pinze” ed ha subito molte volte l’istinto di bruciarlo. Non è stato fatto perchè un libro comunque merita rispetto per la fatica che ha comportato pur al netto dei contenuti. Per la prima volta nella mia vita di studioso ho desiderato trasformare il libro in carta igienica o cenere.

Oltre ai 3 libri indicati precedentemente gli altri due letti sono:

  • Neuroshopping di Giampiero Luglio
  • Suicidio Occidentale di Giampiero Rampini.

Se ho letto 5 libri sono migliore? inizialmente si.