Primm Solar Farm. I love it. Taccuino americano 2018. Quando l’innovazione e la tecnologia è sotto gli occhi di tutti e nessuno la nota.

Primm Solar Farm è una ampia vallata a sud di Las Vegas, in Nevada, completamente ricoperta di specchi per la produzione di energia elettrica dal sole. Tutto qui, niente di più. L’intero stabilimento, con 3 torri attive e una quarta in costruzione,  è sotto gli occhi di tutti i passanti che corrono sulla interstate 15 verso o da Las Vegas; nessuno ci fa caso.

Il motivo per cui mi dedico alla Primm Solar Farm non è per lamentarni del disinteresse totale da parte della gente. Peggio per coloro che corrono verso o dalla città inseguendo il vuoto esistenziale. Il punto è un altro: quant’è bella la scienza e la tecnologia quando sono al servizio dell’umanità. Commuove ed emoziona (almeno me!)

I pensieri che emergono di fronte a un impianto così maestoso sono diversi:

  • probabilmente la lotta per produrre energia elettrica non con il nucleare è stata vinta. Certamente il nucleare è ancora necessario per le grandi città, ma il solare, eolico e le maree, stanno svolgendo un grande compito. Ogni casa, dai pannello socali collocati sul tetto, può ricevere quell’energia elettrica per essere autosufficiente. Questo è un progresso di grandi dimensioni, spesso non valorizzato, come sarebbe necessario;
  • ci si chiede perchè le aree commerciali abbiano ancora parcheggi non coperti con i pannelli solari. Cosa aspettano ricevendo così parte dell’energia elettrica attualmente comprata? Forse è una questione di mentalità la mancata copertura a specchi solari dei parcheggi dei supermercati?
  • vinta la battaglia per la corrente elettrica a buon prezzo, manca l’acqua. Mi spiego. Il deserto è assenza di acqua, perchè esiste ancora un deserto e non siamo capaci di desalinizzare il mare? Sicuramente sono ingenuo nel mio farfugliare di tecnologia da inesperto. Certamente ora manca l’acqua a buon mercato, per tutti e ovunque.

Auguriamoci buon lavoro.