Perchè il bisogno di armi vuol dire anche libertà. Taccuino americano 2017

Perchè il bisogno di armi è sinonimo anche di libertà? L’Europa s’interroga su un qualcosa che è solo “americano”. La risposta ovviamente c’è e va ricercata nel modo di vivere degli americani. Al di là delle alte concentrazioni urbane europee, spesso negli Stati Uniti si vive in una dimensione rurale. Significa in villette monofamiliari, molto grandi nel deserto o in prateria. L’ampiezza della casa e il bisogno di sicurezza impone il possesso di un’arma per difesa.

Dove vivo, nel deserto del Mojave, in casa ci sono 39 fucili e 27 pistole. Nessuno ha intenzione di colpire qualcuno, certamente l’intruso avrà dei problemi. La minor cosa che possa accade a un ladro è ricevere una schioppettata. Dobbiamo solo discutere del calibro. Perchè il bisogno di sicurezza va confuso con l’immaturità? Il problema delle armi non è nella loro detenzione e uso legale, ma nella follia del caso. In pratica ci sono malati che invidiosi della buona salute degli altri, gli sparano addosso. Questo è vero. Va anche ricordato, comunque, che in California l’acquisto di un’arma richiede la compilazione di 11 moduli di segnalazione. Non solo, anche l’attesa di una settimana dal momento dell’acquisto alla consegna.

Perchè il bisogno di armi è sicurezza. La libertà consente di fare senza intralciare alcuno. Quindi guidare, camminare, dire (senza offendere), scrivere (senza diffamare). Essere liberi significa anche poter portare con se una calibro 9 Beretta. Il concetto di libertà include anche questo senza limiti se non la protezione degli altri. L’abuso della libertà comporta un crimine che viene quindi represso. La Catalogna, l’altro giorno, ha commesso un crimine costituzionale e ha subito la forza pubblica. Chi spara non per difesa, subisce la reazione della polizia. Il concetto è semplice. Dove e in cosa lo stupore del portare in se in albergo 50 fucili? Esistono le valige!

Francamente non vado in albergo con fucili e pistole, ma io non devo sfogarmi su nessuno. Un persona sana che si radicalizza all’Islam o successivamente si esaurisce e uccide fa parte della vita quotidiana. La soluzione è isolare la responsabilità l’Islam alle azioni dei suoi fedeli e una maggiore sorveglianza sanitaria sui malati di nervi.