E’ Natale. Un benvenuto alle nuove idee per eclissare la globalizzazione.

E’ Natale, veramente anche questo evento è giunto. Spesso diamo per scontata la vita come se a una festa dovesse automaticamente succederne un’altra. Non è così anche se tutti lo pensiamo. Non si tratta con queste parole di guastare la festa, al contrario considerare il regalo insito nel fatto stesso di viverla. Gli immaturi e i ragazzini pensano in rapida successione anno per anno. La maturità è diversa.

Essere maturi comporta godersi la vita e per goderla significa riconoscerne l’eccezionalità quotidiana. Un concetto troppo complesso per essere recepito dai giovani, ma anche da molti “adulti”. Detto questo passiamo a un altro concetto. Svecchiarisi! E’ Natale per togliersi di dosso “il vecchio” e rilanciare la nostra esistenza.

Un Papa, a Roma, “quello Francesco”, di sinistra ha concluso la sua parabola. Respinto dalla stessa Chiesa, non è riuscito ad andare oltre alle definizioni dei concetti. Il Papa di Roma, quello attuale, di adesso, in attesa del nuovo pontificato, è rimasto all’annuncio, all’idea di qualcosa che resta non compreso. E’ Natale, ma questo non vuol dire che razze diverse debbano convivere nella stessa Nazione senza un progetto d’integrazione. In Italia s’importano immigrati, ma dov’è l’idea pratica d’integrazione? Non solo, ma perchè integrarsi? Emerge con chiarezza un disegno elettorale del “Partito democratico”, ex PCI, alla ricerca di nuovi voti.

Scivolando nell’oblio, la sinistra con l’annesso Papa di turno, emerge una reazione alla globalizzazione. Si scoprono 3,5 milioni di disoccupati solo in Italia. Ci si accorge che il mondo non è fatto di ragazzini, ma anche dei genitori disoccupati. Il riferimento è al governo di sx italiano che si rivolge ai giovani, dimenticandosi il resto del paese che non lo elegge. E’ Natale, ora è il turno della Brexit e di Trump come il prossimo cambio di governo in Italia. Addio globalizzazione.