M5 un partito della protesta italiano che pretende efficenza senza averla. Ancora un caso di anomalia italiana.

M5 un partito della protesta sociale allo Stato, è uno dei 49 partiti politici italiani presente alle elezioni politiche del 4 marzo 2017. Fin qui nulla di speciale o di particolarmente interessante, la protesta inconcludente, tanto per dare fiato alla bocca è molto diffusa specie in Italia. Abbiamo tanta “gente” che non vota per protestare illudendosi che il NON voto possa contare qualcosa. Che persone confuse!

La confusione nel considerare importante un NON voto espresso, è ovviamente frutto dell’ignoranza. Apatia, non voglia, bivacco della vita. Gente che non è impegnata nel dare certamente un senso all’esistenza, ma “tira a campare”. Il problema non si limita alla “questione politica” ma investe lo spessore umano che stiamo vivendo. Oggettivamente la qualità delle persone è decaduta. Con la globalizzazione abbiamo ceduto sui valori, concetti, idee e senso dell’importanza della vita. Non a caso si legifera sul suicidio assistito pensando a un suicidio morale più generalizzato. In questo deserto umano arriva il cosiddetto M5.

Un giudizio così severo sull’M5 emerge dal completo e totale disastro nella gestione della città di Roma amministrata da questo “partito”. Dubbi permangono sulla medesima gestione di partito su Torino. 2 città importanti mal gestite dal M5. Com’è possibile aver inferto alla Nazione danni così importanti e presentarsi come un partito efficiente? Ecco che l’analisi politica cessa iniziando lo studio della patologia di gruppo di cui l’M5 è parte costitutiva.

Nel caso di questo “partito” il pensiero e il linguaggio subiscono una profonda e drammatica divaricazione. Il linguaggio è certamente copioso e abbondante (nessuno è mai all’altezza della sua eloquenza). Al contrario il pensiero, in questo movimento diventa occasionale, sporadico, episodico. Caro Lev S. Vygotskij, abbiamo un nuovo caso di studio clinico, il movimento M5 un partito della protesta italiano.