LUSH un’azienda che dando il “TU” al cliente pensa di crescere nel fatturato.

LUSH è un impresa britannica che ha anche la sua sede italiana. Il campo d’azione dell’impresa e nel settore della cosmesi. Una persona che conosco e che ha lavorato presso Bath and body, mi spiega che la gamma di prodotto della LUSH è nel segmento medio-basso. Non ho la competenza per entrare nel merito non essendone cliente della LUSH, prendo atto dell’informazione. Andando oltre la gamma di qualità del prodotto, la LUSH mi ha incuriosito per degli atteggiamenti molto dogmatici. Quando mi è stato detto da degli apprendisti della società che devono per forza di cose dare del TU al cliente, è scattata la curiosità. E’ quel dare “per forza di cose” che mi lascia perplesso. La logica sarebbe lasciare al commesso la gradualità nel tratto verso il cliente.

Evidentemente l’impresa ritiene d’alzare il volume delle vendite con un approccio familiare. Sarà vero? In effetti non è solo LUSH ad utilizzare questa procedura invasiva verso il potenziale cliente. Si tratta di una tendenza che sta prendendo posizione nel tratto sui clienti. Il punto è chiedersi: aumenta i fatturati?

Ipotizzando di ritenere la formula invasiva del “TU” come una cultura della comunicazione aziendale, ho cercato il contatto con la LUSH. Che strano! L’inventore e CEO della società, il britannico Mark Costantin non è rintracciabile. Non ha pagina Linkedin o Facebook. Colui che pare sia l’AD italiano, Andrea Nelli, non risponde alle email.. Altro personale di spicco e dirigenziale, come la responsabile PR, chiesto un contatto, non risponde. Allora questa è un’impresa che non risponde! Probabilmente l’invasivo “TU” NON corrisponde anche a un’espansiva e felice formula d’apertura aziendale. Già questo è un primo passo di cui tener conto nella valutazione della LUSH come azienda e ricaduta d’immagine sul prodotto. Nel caso un prodotto avesse generato un’eruzione cutanea non desiderata?

Il quadro peggiora quando si spiega agli apprendisti che il “TU” sarà anche una procedura dell’azienda, ma non è la logica di mercato. Ne consegue il consiglio dato ai ragazzi di adeguarsi alle regole interne aziendali, sapendo che non sono assolute. Il giorno dopo una persona “x” della LUSH sospende il corso senza prendere contatto con il docente. Ancora una conferma d’incapacità relazionale.

Che strano un atteggiamento così ideologico e di chiusura al confronto della LUSH. Il Ceo e fondatore dell’impresa ne sarà al corrente?

Le foto qui presenti riguardano il settore cosmetico, non i prodotti della ditta qui portata ad esempio. Nel dettaglio si tratta di farsi le candele in casa.