La logistica: ecco a cosa serve la logistica

La logistica e l’arte delle soluzioni. Ho avuto il privilegio d’essere stato invitato a un convegno della MODULBLOK sulla logistica, che si è sviluppato a nord di Udine nel castello di Villalta ai primi di ottobre.

Al di là di quanto affermato dai più interventi, che riguardano i diversi comunicati stampa diffusi anche dal Sole 24Ore su scala nazionale, emergono degli aspetti su cui riflettere:

a) quanto fa risparmiare l’organizzazione? Troppo spesso non si collega il concetto di organizzazione e ordine nel contesto della successione delle azioni da svolgere (ecco una nuova definizione di logistica) con il risparmio economico nella gestione aziendale. Il concetto è semplice, ma poco meditato. Lavorare in una “confusione organizzata perpetua”, comporta la possibilità di fare un certo numero d’azioni, ad esempio 100. Invece in un ciclo lavorativo svolto in un’ambientazione ordinata, si potrebbero portare a compimento anche solo 12 o 15 azioni di lavoro in più. L’incremento di “produttività”, secondo questo ragionamento, dovrebbe crescere almeno del 15% (per andare al centro del problema semplificandolo) Queste riflessioni, benché presenti nella mente degli imprenditori, spesso non vengono adeguatamente sviluppate.

b) L’assessore alla Regione Friuli, Riccardo Riccardi dichiara: si fa presto a chiedere nuovi finanziamenti per altre opere, ma sapete che la linea ferroviaria “Pontebbana” è utilizzata al 25% delle sue capacità e che nel porto di Trieste, solo il 50% dei container movimentati è con procedure d’avanguardia? Un ragionamento di questo tipo scuote da dentro l’attenzione di chi ascolta, perché risveglia il bisogno d’utilizzare tutte le azioni e funzioni di cui un’organizzazione è dotata, smettendo di pensare solo al nuovo (che ha un prezzo). Ecco che il pensiero logistico, diventa anche razionalizzazione e non semplicemente messa a nuovo di un sistema coordinato.

c) Dalle riflessioni offerte dai più intellettuali intervenuti al Convegno, impegnati sulle diverse sfaccettature del tema, si conferma come la logistica si possa definire coordinazione di uomini, mezzi e risorse per raggiungere uno scopo. Ne consegue che viene meno il solo concetto tradizionale di logistica applicato al riordino e organizzazione del magazzino, ma si allarga alla qualità e sicurezza del lavoro, tempistiche d’esecuzioni delle fasi di processo e contributo alla gestione economica d’impresa.

Non tanto dal Convegno, ma andando più a fondo, studiando “i tempi e modi” della Modulblok, ci si accorge rapidamente come questi concetti siano applicati nella stessa azienda, in un processo continuo di formazione alle maestranze. Uno sforzo di questo tipo aumenta il valore del servizio che la Modulblok rende al cliente, in quanto non si limita più a vendere un qualcosa (scaffalature di metallo) ma entra nella pianificazione di sistema del cliente.

Fin qui tutto bello, ma quando lo sguardo s’allarga alle altre imprese, si soffre la differenza fra un’azienda audace e le altre più tranquille. La Modulblok ha adottato un sistema d’adeguamento alle istanze del mercato che possiamo definire “continuo”, dove questo non è lo stile italiano.

Sapranno gli altri imprenditori vedere in questo marchio una scia da seguire? Messa così sembrerebbe che alla MODULBLOK sia tutto perfetto. In realtà anche quest’impresa soffre, come tutte le altre, l’eccessivo peso del costo della materia prima, per cui un errore nei prezzi d’acquisto ha il potere di vanificare ogni altro sforzo. In questo ragionamento entrano anche le giacenze di magazzino e l’intera logistica interna all’azienda. Il potenziale vantaggio sulla concorrenza è il fattore umano della Modulblok che, costantemente addestrato a gestire i cicli di produzione e stoccaggio, si sente partecipe di un grande progetto, abbattendone i costi di gestione.

Grazie Modulblok per aver reso applicabili questi concetti che ora possiamo anche misurare. Finalmente abbiamo un modello da capire e applicare.