La fretta e considerazioni in generale sui giovani osservandoli.

La fretta nel fare o decidere qualcosa pare sia una delle dominanti nel comportamento giovanile. Francamente tutti i ragazzi e ragazze hanno fretta (per questo sbagliano) il che non rappresenta una novità. Quanto si sta invece rilevando adesso è “la fretta per la fretta” ovvero per se stessa: sterile. Sicuramente considerazioni di questo tipo sono già state scritte nel corso delle generazioni degli ultimi 4000 anni di storia. Il rischio è quindi di ripetersi: peccato!

Recentemente dei ragazzi intorno ai 20 anni sono stati posti di fronte al progetto di creare dal nulla un’impresa innovativa. Progetto appassionante e coinvolgente che ha goduto di una grande partecipazione. Ascoltando le singole progettualità esposte dai futuri imprenditori, emerge però una dominante: la fretta.

Il riferimento è alla spesa alimentare che deve avvenire “rapidamente”. Quindi la scelta dell’abbigliamento per non perdere tempo. Segue anche la lettura di libri accelerando le tappe di meditazione. Su tutto aleggia ossessivamente questo bisogno di contrarre qualcosa che al contrario dovrebbe essere vissuto con gusto. La scelta del cibo, il gusto di leggere e scegliere un capo d’abbigliamento. Come si fa a spiegare a questi ragazzi che contraendo i tempi non concludono nulla? Dobbiamo solo aspettare che si facciano “del male” da soli perchè lo capiscano? Che noia una vita così ripetitiva dove l’esperienza non è trasmissibile.

Probabilmente queste riflessioni sono “vecchie” perchè ripetitive nei secoli nel passaggio generazionale. Faranno sicuramente parte del solito e abituale lascito tra una generazione e l’altra. Sarà anche vero che quando si arriva a pensare in questo modo si è maturi per morire. Nonostante ciò resta l’amarezza nell’osservare l’accettazione acritica del nuovo solo perchè tale. Non c’è comparazione, in genere tra i giovani e vecchi che vogliono apparire tali, tra la novità e quanto si sta sostituendo. Il Nuovo è semplicemente accettato perchè “novità”. Questo è un mondo superficiale e globalizzato!