Jackie, commento al film dedicato alla vedova di John Kennedy

Jackie, in realtà Jacqueline Lee Bouvier, nata nel 1929 e morta nel 1994, è stata la vedova del Presidente John Kennedy. Recentemente le è stato dedicato un film. Il regista è il signor Pablo Larrain. Il nome del film è appunto “Jackie”. La pellicola si presenta come eccezionalmente noiosa e particolarmente lenta. Peccato, un’occasione sprecata! Una storia interessante è stata rovinata nel film. Nonostante ciò, resta un documento importante per capire una pagina di storia americana.

All’assassinio del Presidente John Kennedy, il 22 novembre 1963 a Dallas, seguono molti fatti. Una precipitosa nomina del vice presidente alla Presidenza. Sarà una macchia che segnerà nella storia il nome e la presidenza Johnson. Ovviamente deceduto Kennedy, si dovranno organizzare i funerali. Qui entra in scena il film narrandone i diversi passaggi.

Come precedenti, nella storia americana, nel 1963 ci fu il funerale di Lincoln. Oggi possiamo dire che nella cultura del cerimoniale, ci sono sia Lincoln, sia di Kennedy. E’ chiaro che il valore della pellicola non si limita al formalismo di un funerale di Stato! Emerge la figura della moglie in luogo e per conto del marito segnando la Presidenza.

Purtroppo va rilevato come il funerale di Stato sia stato in realtà un tributo alla vedova, più che al Presidente. E’ vero, accade anche questo nella vita. La megalomania della donna Jackie, non cessò neppure di fronte alla morte. Dispiace doverlo ammettere. Certamente, però la vedova, con i figli al seguito, celebrando il funerale, ha segnato una traccia. Nella vita si vive anche di morte. Nella morte ci sono i funerali. Jackie ci ha lasciato una formula. Nel bene come nel male, pur in un esibizionismo malato e maniacale, tutti noi abbiamo “un cerimoniale” da celebrare. Resta nel nostro intimo trasformarlo in una “attività mondana” o in un qualcosa che vogliamo sentire solo per noi. Grazie Jackie.