Internet non funziona e i social sono muti nella Florida colpita dal tifone “Irma”. Che strano si potrebbe pensare! Emerge e si conferma ancora la stupidità del concetto stesso del social. Appunti dal Taccuino americano 2017.
Internet non funziona e 3 milioni di persone in Florida non possono neppure relazionare nel social. Questo è il commento di una giornalista di un canale disfattista e catastrofista come la Cnn. Ragionandoci sopra, che “strano” che il social non funzioni più, quando tutto o quasi è disastrato. Quanto sono stupide queste riflessioni della giornalista americana!
Internet funziona quando tutto funziona. Al contrario la rete è muta quando più ce ne sarebbe bisogno. Da qui emerge la superficialità e l’accessorio del concetto stesso di web e del social. Forse restare senza connessione internet per qualche settimana, consente la disintossicazione da una droga moderna: il social.
Cerchiamo di fare ordine in questo voluto disordine.
Il web rappresenta appena la sintensi di un pensiero mai svolto. La frase è del sociologo Bauman. Ne consegue che possiamo ritenere il social come un’appendice. Un qualcosa in più che potrebbe esserci come anche spegnersi. Ecco la novità: nessuno ha mai veramente preso in considerazione che il web potrebbe spegnersi come tutte le cose. Staccata la corrente, internet non funziona. Semplicemente e tutto qui.
Scomparso il social resta la realtà. Una casa allagata o un tetto volato via. La povertà che si fa miseria.
La sensazione è che ci sia disabituati alla realtà, restando per troppo tempo in una “terra di mezzo”. Una terra che scompare quando le cose non funzionano. Detto in forma più esplicità, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno, il web si spegne.
Da un dato di fatto di questo tipo è saggio ripensare al tempo speso (sprecato) nel web e per il social. In pratica un inganno per impegnare una vita sempre più corta. In realtà gli anni di vita aumentano, ma si contraggono nello spreco del tempo.