Internet muore e vola intranet al suo approfondimento numero 3 perchè l’argomento interessa tutti.

Coloro che sono sotto i 30 anni si sentono disorientati e privati di un giocattolo, appunto il Web non riuscendo a capacitarsi come ri-pensare il futuro. A queste persone, che non sono più giovani ma mature, si chiede d’imparare ad osservare come ha vissuto il mondo fino al 2005/2007.

Le imprese hanno lavorato di telefono, fax e posta. Ecco il grande ritorno: la posta!

Una fattura va inserita nella busta, apposto un francobollo e il tutto parte velocemente. Tempo un paio di giorni e arriva (quando va bene).

Ricordo ancora lo stupore, vissuto negli Stati Uniti, quando negli anni Ottanta una busta spedita sulla costa atlantica, sarebbe pervenuta il giorno dopo su quella pacifica: che emozione!

Tra un’azienda e il suo intranet e un’altra che usa a sua volta il suo intranet, c’è il guado, il mondo selvaggio nell’ambito virtuale.

Un ambiente virtuale, quello non regolato, pieno zeppo di virus, pericoli. Una sorta di giungla virtuale dove chi entra è molto facile che s’infetti e ci resti. Tutti quelli che rubano le foto degli altri, l’identità e così via si trovano nella “selva oscura”. Un ambiente che nessuno ha più interesse a bonificare perchè perduto. Questo è il Web senza il sociale perchè cancellato o in disuso fonte solo di guai. Probabilmente andrà semplicemente spento come se fosse un interruttore della luce di un locale dal quale si esce per non tornare.

Come vivranno le persone? E’ semplice. Se volessero leggere il quotidiano lo comprano in edicola! L’accesso all’intranet del quotidiano espone all’ingresso di virus motivo per cui nessuno osa o rischia.

Le Signore torneranno a criticare i conoscenti nel loro “taglia e cuci” anzichè mettere il “mi piace” sulle immagini altrui o sbirciarle. Le vere vittime della fine del Web sono quelle persone che hanno poco da fare nella vita spendendo tempo a curiosare.

Internet muore e vola la qualità della vita.