Che guerra sia con la Corea del Nord, a volte serve lo scontro militare

Che guerra sia! Lo scontro militare fa parte della cultura umana. E’ assimilabile al litigio di coppia. Qualcuno conosce coppie che non litigano? Capisco che questa similitudine sia strana però resta reale. Gli stati litigano come fanno le persone. Non c’è alcuna differenza. Anzi va aggiunto un particolare. In questi ultimi anni la litigiosità di coppia è aumentata! Siamo al 43% di divorzi in Italia (45% negli Usa) – dato ISTAT. In termini di stima al 60% d’abbandoni nelle coppie normali non coniugate. Per normali s’intende quella costruita tra una donna e un uomo. Le altre esprimono una gran voglia di giocare. E’ maturo vivere una vita giocando?

Stabilita la connessione tra scontro militare e litigiosità di coppia, cosa sta accadendo?

Sono anni che la Corea del Nord cerca un ruolo di potenza nel nucleare. Un proiezione di forza che si muove su una delle società più povere del mondo. Un meccanismo di questo tipo non poteva che condurre allo scontro diretto. Quello che lascia perplessi è il NANISMO POLITICO della Cina.

A fronte di tanta potenza economica, la Cina non è capace di disarmare la Corea del nord.

Un intervento cinese chiarirebbe che almeno i suoi confini politici sono affar suo. La dirigenza cinese non è capace di chiarire la sua posizione egemonica nell’area. IL GRANDE SCONFITTO, PRIMA DI SPARARE UN SOLO COLPO IN QUESTO SCONTRO, E’ LA CINA.

Uno: in una condizione d’assenza politica della Cina nella sua stessa area d’influenza. Due: con un teppista del tipo “Corea del Nord”, che guerra sia!

Credo sia un atto dovuto per ripristinare un ordine che si è perso. Non si tratta d’essere fascisti, ma di considerare quanto abbiamo tutti esagerato. Esagerato nel privato come tra Stati. Ora, finalmente, con Brexit e Trump, e fra poco la Signora Le Pen, inizia una fase da post-globalizzaizone.

Benvenuti nella nuova era. Che guerra sia se necessaria a pulire gli eccessi del recente passato globalizzato e della società “aperta”.