Fair value abusato; e quando mai! essendo una parola straniera è ovviamente più che utilizzata! Chissà perché c’è questa forma di stupidità (immaturità) linguistica per cui si dice lookdown anzichè chiusura delle attività. Gli esempi in una società a lessico ridotto (vedi l’abuso del termine “diciamo”) sono veramente numerosi.

Oltre all’immaturità espressiva, cui l’uso di terminologia straniera è parte importante, (esibizionismo linguistico) c’è il problema tecnico da affrontare. La parola fair value vuol dire semplicemente QUOTAZIONE DI MERCATO. Tutto qui! 

Quando qui ci si riferisce al fair value abusato il richiamo non è all’immaturità espressiva, ma a un altro concetto strettamente tecnico.

L’articolo del Codice Civile 2427-bis introduce la QUOTAZIONE DI MERCATO nella valutazione degli strumenti finanziari all’atto della redazione del bilancio. Vuol dire che, azioni/obbligazioni detenute tra le immobilizzazioni finanziarie, vanno iscritte a bilancio nel loro valore storico d’acquisto o come QUOTAZIONE DI MERCATO? Ecco il dilemma.

In effetti se fossero state acquistate azioni della società assicurativa Ras a 10 e oggi valessero 12 a che prezzo vanno registrate in bilancio?

L’articolo del Codice Civile è suddiviso in due commi. Il primo comma taglia corto e indica che lo strumento finanziario è registrato in bilancio alla QUOTAZIONE DI MERCATO. Dopodiché l’articolo prosegue con dei distinguo spiegando quanto sia saggio indicare sia il valore di acquisto (contabile) sia la QUOTAZIONE DI MERCATO. Conclude l’articolo con questa frase:..la quotazione di mercato sull’immobilizzazione finanziaria non è calcolata se questa applicazione non da un risultato attendibile. (La frase è stata rielaborata e semplificata).

Sorge una domanda: perchè la QUOTAZIONE DI MERCATO è così importante?

In realtà non lo è di per sé. L’urgenza, se così si può dire, deriva solo dal fatto che all’estero si applica. In Italia ciò che conta non è il valore di mercato, ma quello d’acquisto che emerge da regolare fissato bollato o fattura, se fossero merci. Ecco il vero punto di certezza: la fattura d’acquisto sulla quale sono conteggiate le successive quote d’ammortamento (se beni strumentali).

All’estero, per GONFIARE i valori di bilancio s’applica la QUOTAZIONE DI MERCATO e ciò è funzionale ad ottenere premi ai già alti stipendi dei manager. In pratica, ricorrere alla QUOTAZIONE DEL MERCATO è una strategia che gonfia il bilancio per esigenze d’immagini. Una tendenza che si scontra sulla corretta valutazione d’impresa. Nel caso si dovesse valutare l’acquisto dell’impresa, il fair value abusato diventa una truffa.