Elaborazione del lutto/1 a seguire rispetto quanto già inizialmente scritto in “Elaborazione del lutto” primo studio di questa serie.

Successivamente a Sigmund Freud, Erich Lindemann scrivendo “Elaborazione del lutto” studiò quanto accaduto a Boston nel 1944, confermando i 3 stadi già anticipati da Freud nei seguenti termini:

da diniego, accettazione distacco a:

a) shock e incapacità di rendere logico ciò che non lo è: la morte;

b) la presenza di un forte dolore sentito “dentro”;

c) la risoluzione dell’elaborazione del lutto.

Apparentemente Lindemann non apportò una reale novità alla dottrina; ma non fu così. Lo studio applicato su persone normali rispetto al lutto (mentre Freud si è sempre basato su un campione di persone soggette a disturbi mentali e ansiose) ha rivelato dei tratti nuovi che sono:

  • l’identificazione somatica del superstite con il defunto. Chi resta vivo adotta e applica anche i comportamenti del defunto oltre al suo modo di camminare, parlare ed atteggiarsi;
  • la reale preoccupazione per la trasformazione fisica del defunto. Uno stato ansioso e mentale che trova pace nel trucco estetico applicato sulla salma;
  • un diffuso senso di colpa che coglie il superstite, vergognarsi d’essere sano o sopravvissuto all’evento drammatico. Il senso di colpa è “pericoloso” perché conduce ad assumere comportamenti da vittima. Si tratta d’atteggiamenti che fermano e bloccano la persona, incastrata nel suo nuovo ruolo d’espiazione per una presunta colpa che non ha, ma ha il potere di bloccarlo;
  • la presenza di reazioni ostili! Vuol dire che nel dover espirare una colpa che non si ha, ci si rende conto d’aver assunto una posizione non corretta. Il disagio, ovvero la distanza tra il ruolo (ingiusto) e il tentativo d’uscirne, produce rabbia e reazioni ostili;
  • s’assiste nel superstite a una minore efficacia delle funzionalità pre esistenti al lutto. Perdita di memoria, tic nervosi, ridotto appetito, calo di peso, giramenti di testa, scarsa lucidità nella guida e attraversando della strada.

Elaborazione del lutto prosegue in 2.