Distanza tra genitori e figli, un argomento difficile

,Distanza tra genitori e figli. Per affrontare un tema complesso e spinoso serve prima trovare una condivisione sui passaggi strategici. Partiamo, ad esempio dalla sempre crescente distanza tra genitori e figli. Un tema che ci tocca tutti in prima persona. La perdita d’autorità degli adulti, genitori e insegnanti, nei confronti dei giovani è un fatto drammaticamente scontato. Di fatto tra giovani e adulti spesso non c’è più un forte contatto o conflitto, ma solo distanza, reciproca indifferenza.
Il genitore che ha perso influenza sui figli, soffre una contemporanea caduta nella stima e fiducia in se stesso. E’ l’inizio del cortocircuito che rende il padre o la madre definitivamente inadeguati nel ruolo di modello, da imitare. Quel modello che i giovani cercano non più in casa.

Spesso per evitate discussioni, i genitori più che delle guide, si trovano a seguire coloro a cui dovrebbero educare. A loro volta, i ragazzi, abbandonati a se stessi, restano sempre più soggetti all’egemonia del gruppo dei pari. In quell’ambiente riescono a costruire una propria identità solo con l’identificazione conformistica ai “costumi di gruppo”.

Molto spesso i genitori sono degli “immigrati”, nel mondo degli interessi dei loro figli.

Passiamo a un altro aspetto
Le separazioni in ambito coniugale e nella coppia in genere, sono in forte aumento. Al 43% in Italia, al 45% negli Usa. Le coppie non sposate sono al 60% per abbandoni. Studiando le dinamiche di crisi emerge una costante. I partner non si sono educati l’uno all’altro nel ruolo che si sarebbero attesi o che comunque avrebbero voluto. Spesso la parte maschile apprezzerebbe una vivacità dalla moglie che invece resta stabile. Nonostante la “delusione”, il marito educata “al ruolo” la coniuge. Vale esattamente il contrario nel rapporto donna-uomo. 

In pratica, i partner che “stavano fisicamente uno sull’altro” si scoprono chi “a destra e chi a manca”. Scandalizzati, ne deducono che non sono fatti l’uno per l’altro. Invece, la diagnosi non è corretta. E’ la stessa vita che porta due persone a seguire percorsi evolutivi diversi, pur vivendo insieme.

Se invece di scandalizzarsi ci si monitorasse semestralmente, sarebbe possibile accorgersi dell’evoluzione. Ci sarebbe scambio d’informazioni arricchendosi delle diversità tra coniugi.

Ebbene se questi esempi sono condivisi, arriviamo al punto. Il concetto distanza tra genitori e figli va applicato anche in altri casi. La connessione famiglia e lavoro è diretta.
In Italia il mercato dei prodotti siderurgici vive di diverse illusioni, tra cui il cercare di lucrare sulle differenze informative. In pratica si vende a dei prezzi, sperando che il compratore non verifichi. Al di là di un minimo d’onorabilità e rispettabilità, si può vivere così?

Purtroppo abbiamo degli operatori che non conoscono ancora la regola numero 1 del marketing. Si compra solo ciò che si capisce se glielo abbiamo spiegato. Philips Kotler, padre del marketing moderno. Contravvenire a questa regola significa esseri quelli che “deviano”, che sbagliano, che non hanno capito. Che in una parola falliscono o vengono emarginati dal mercato.

Si replica la distanza tra genitori e figli in quella tra venditore e clienti. 

E’ giunto in Italia un nuovo operatore considerato strategico sia in Europa sia nel mondo. L’amministratore delegato per l’Italia della SCHMOLZ+BICKENBACH. Vincenzo Mazzola dichiara:”nonostante la congiuntura, riteniamo fondamentale per il nostro gruppo l’Italia”. 

SCHMOLZ+BICKENBACH, è un colosso tedesco della siderurgia. Sbarca in Italia con l’obiettivo di crescere rapidamente. Con oltre cento anni d’attività, l’azienda avvia la distribuzione su tutto il territorio. Per agire mette in campo un presidio e un’offerta di servizi senza eguali.

Grazie alla nuova base operativa a Peschiera Borromeo, nell’hinterland milanese, SCHMOLZ+BICKENBACH potrà garantire il meglio ai clienti. Operatori in larga maggioranza dell’automotive, meccanica, ingegneristica e petrolchimica. Soluzioni di approvvigionamento flessibile nella massima libertà di scelta del prodotto. Quantitativi anche minimi con prezzi trasparenti distribuiti con modalità “just in time”.

Tutti i tasselli sono incastonati. Abbiamo genitori che non sanno o vogliono più educare i loro figli. Quindi una distanza tra genitori e figli notevole. I primi vorrebbero educare e i secondi educati. Quindi le coppie che non sanno come spiegarsi perdendosi per strada. Dalla crisi personale siamo passati a quella professionale. La vendita di prodotti siderurgici con l’inganno. All’assenza d’armonia c’è la reazione- sostituzione degli operatori del mercato. Significa l’ingresso di nuovi più grandi nomi. Il quadro è ora completo. Non essere trasparenti vuol essere estromessi dal mercato o dalla famiglia. Il cliente o il figlio non soddisfatto, puniscono.