Critica alla legge 150 del 2000. Pubblica amm.ne & cittadino.

Critica alla legge 150 del 2000 significa, oggi, attaccare direttamente la politica faziosa. Mi spiego. Come noto e già scritto in questo sito web, la legge 150/2000 obbliga e istituisce la COMUNICAZIONE PUBBLICA tra Pa & cittadino. Questa “nuova era” introduce delle novità importanti. Il cittadino è in grado di chiedere e controllare l’iter burocratico.

Tradotto in pratica, nel caso la PA avvii un procedimento contro una persona deve avvisare. Al cittadino viene concessa l’opzione di replicare. E’ già qualcosa. Un presupposto della 150 fu la legge Bassanini (1997-1998-1999) che introdusse l’autocertificazione. Ovviamente non tutto della legge 150 è da buttare! La critica alla legge 150 del 2000 coglie altri aspetti.

Certamente è oziosa quella distinzione tra comunicazione e informazione che si è voluto introdurre nella PA. Che vuol dire? In pratica 2 uffici creati apposta per comunicare e l’altro informare. Già quest’aspetto lascia molto perplessi. Il punto però è un altro.

Ad esempio sulla questione dell’immigrazione clandestina da DOVER accogliere.

Sul tema non c’è affatto accordo. Una parte della politica (il Partito democratico) cerca e accoglie gli immigrati come nuovo bacino elettorale. E’ chiaro che questa caccia al voto importato sporcando la Nazione non è gradito agli altri partiti.

In Italia ci sono 55 milioni d’italiani e 5 milioni d’immigrati con carta d’identità. A quest’ultimi si aggiunga una stima per altri 5 milioni d’immigrati di cui non si sa nulla (clandestini). Non è finita: ci sono 3,5 milioni d’italiani disoccupati. Sapendo che gli immigrati clandestini sono serviti per votare ai seggi del Partito democratico l’attuale “segretario”, l’intera prospettiva d’accoglienza cambia. Possiamo permettere a 1 partito d’usare la Nazione per i suoi equilibri interni di voto e di ricambio elettorale? Questa è la riflessione politica che compromette anche l’idea della ius soli.

Ebbene la 150 del 2000 è utilizzata dagli Enti locali per lanciare messaggi ai cittadini che sono di parte. L’accoglienza è un fatto di partito non un atto di civiltà.

Si accoglie per alterare gli equilibri elettorali della Nazione. Lo ius soli serve a questo! Siamo pertanto in presenza d’indottrinamento su argomenti di parte, utilizzando la legge 150 del 2000. Può un partito, come il Partito democratico governare un Paese, quando piega la Nazione ai suoi bisogni elettorali per nuovi voti, in assenza d’idee innovative?