Colorado sentence contro il Presidente Donald Trump sbagliata per due motivi:

1 – il primo aspetto e neppure il più importante, riguarda la non competenza territoriale ad emettere sentenza. I fatti, le persone e le conseguenze sono avvenuti fuori dai confini dello Stato del Colorando da qui è sin troppo facile ottenere l’abrogazione della sentenza per nullità dei fatti;

2 – il punto due è decisamente più impegnativo e riguarda sia gli Stati Uniti, come l’Italia e anche Israele come altri Stati. IL PRESIDENTE DI UNO STATO E’ SCELTO DAGLI ELETTORI NON DAI GIUDICI. S’attende una contro sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che riformi o annulli quella dello Stato del Colorado.

Ancora una volta si registra un aperto sconfinamento degli apparati della “giustizia” nel campo politico. Pare che i due ambiti s’attirino inesorabilmente! Chissà perché l’epoca contemporanea soffre di quest’invasione di capo di un organo dello Stato sull’altro.

Forse è stato sbagliato il processo di selezione e formazione del personale inquirente e giudicante del sistema giudiziario?

E’ stato forse concesso troppa autonomia a un potere statale che ora si rivolta contro la politica quasi invidiandone il ruolo e la competenza?

Nel caso di Donald Trump non siamo in presenza di un reato criminale del tipo stupro, omicidio e violenza gratuita. La rivolta contro il Parlamento americano rappresenta la libera protesta dei cittadini che non si sentono tutelati dalle Istituzioni. OVVIAMENTE QUESTO PROTESTARE NON GIUSTIFICA AFFATTO E IN NESSUNO MODO L’INGRESSO NON AUTORIZZATO DENTRO I LOCALI E UFFICI DEL CONGRESSO.

Attenzione, qui va stabilito il diritto di protesta, non quello d’ingresso o invasione e danneggiamento con scontro con le forze dell’ordine. SI ALLA PROTESTA, NO AL DANNO O ALLA SCONTRO CON CHIUNQUE.

Il popolo se non protesta di fronte al Parlamento dove può esprimersi?

Colorado sentence come un atto deviante contro lo Stato, un atto giudiziario da riformare.