Arredo urbano, esempi pratici. Nella crisi piu estrema i nostri florovivaisti italiani, non hanno fantasia adeguata. Ecco un esempio dall’estero.

 

Arredo urbano come arte del vivere. Questo è il concetto da trasferire ai sindaci e pubblici amministratori. Il punto è chi dovrebbe educare la pubblica amministrazione alla cultura del landscape verde? Siamo pratici. Questa missione impossibile è a cura dei gardenesi e florovivaisti italiani.  Certo l’architetto ha cultura da vendere. Chi però ha in mano la nuda e concreta pratica, sono solo i florovivaisti. Senza l’apporto di questa categoria, i sindaci non fanno nulla. Il problema però è che chi gestisce un garden non ha ancora capito come agire!

Il filmato qui presentato è un esempio di arredo urbano. La municipalità di Rino (Nevada) ha capito che con il verde si vende di più. Ne consegue che ogni centro commerciale ha la sua area di parcheggio e di verde. Ci si sbizzarrisce nelle composizioni. Più queste sono ricche e colorate e più  l’utenza risponde in visite e volumi di acquisti. Ne consegue una sorta di santa alleanza tra commerciali e gardenesi. Il tutto con la benedizione della municipalità.

Il problema oggi è diventato molto grave per carenza di acqua. Nulla faceva immaginare che si potesse giungere a un problema di questo tipo. Le nuove tendenze ora sono per un tipo di piante che siano water resistent. Qui negli Usa non si discute più sull’opportunità del verde urbano! Al contrario il dibattito riguarda quale tipo di piante possono essere considerate arredo. C’è un grande uso di cavolfiori. Quindi di piante grasse. Le composizioni si fanno più ardite sacrificando la quantità di colore. Mi spiego meglio. Per resistere alle alte temperature con minor apporto di acqua, si perde sul colore. E’ importante il senso cromatico nell’indurre all’acquisto i clienti? E’ strategico! Da qui il problema e la nuova frontiera dell’arredo a verde in città.