Analisi sistemica di chi ha espresso una vibrata protesta contro il sistema Stato e Nazione in Italia, relativamente al vaccino. Si tratta di 7 milioni di persone con motivazioni molto diverse e variegate tra loro. Come “trionfalmente” il Presidente della Repubblica ha dichiarato, la protesta vale solo il 10% ma già questo, se organizzato, in Parlamento, darebbe filo da torcere a qualsiasi Governo specie di quelli non eletti da nessuno, come dal 2011 ad oggi, 2021.

L’analisi di questo “cosmo” è difficile.

Cosa potrebbe esprimere una protesta di questo tipo modello “gilet gialli” francesi?

In questa analisi pare confluiscano tanti aspetti d’insofferenza verso lo Stato.

Il pensiero corre alla fatturazione elettronica, quindi a un fisco non amico del cittadino.

Non solo, alla forzata informatizzazione del Paese, costringendo la gente a procedure come lo “spid” da cui molti non si adeguano. A che serve qualcosa se poi fallisce?

La forzatura verso il non uso del contante per salvare le banche, spacciando l’iniziativa per lotta all’evasione fiscale. Ma gli evasori siamo noi, una società che si difende dal fisco predatorio, non serve andare sulla Luna per trovare l’evasore! Ecco che la lotta all’evasione diventa una lotta alla Nazione e ai cittadini. Il discorso è complesso, nessuno lo vuole affrontare, ma a quanto pare esiste.

Contro il fisco contro le cartelle esattoriali, contro lo Stato. Contro anche Governi non votati da nessuno in spregio alla democrazia.

Come si fa a non reagire alla messa in discussione della democrazia in Italia?

Sindaci eletti con solo il 40% dell’elettorato, Governi non votati da nessuno: il Paese è a democrazia ridotta.

Lo sfogo è stata la vaccinazione, un fatto innocente e anche opportuno in era pandemica.

Come sempre il segnalatore d’allarme non è mai quello più esatto.

Esiste un problema in Italia che si chiama scollamento sociale.

Tra i problemi vogliamo anche non citare 10 milioni d’immigrati di cui 5 con carta d’identità?