Le responsabilità che emergono nella crisi da pandemia provocata dalla polmonite cinese, sono più tecniche che politiche.

La riflessione emerge svolgendo lezioni d’organizzazione aziendale e gestione delle risorse umane.

Mi spiego meglio. Il politico istituzionalizza ciò che “il tecnico” recepisce.

A volte sia l’ambito politico sia quello tecnico coincidono, ma non è necessario, perchè svolgono ambiti completamente diversi.

Tornando al concetto di chi ha le responsabilità per la cattiva gestione della pandemia da virus cinese, qui la riflessione si fa drammatica e spietata.

Tutti i primari degli ospedali italiani, i direttori sanitari e Presidenti di ospedale, gli stessi capi reparto, ogni sanitario con impegni assunti e remunerati di coordinamento e responsabilità avrebbero ……

Ecco il punto: avrebbero a gennaio 2020 dovuto chiedere per scritto, su domanda protocollata, all’organo superiore:

  • indicare il numero di operatori sanitari dipendenti;
  • richiedere protezione individuale, in numero di cambi adeguati, per ogni sanitario in servizio.

E’ possibile, che in assenza di tale sensibilità, da parte del Ministero della Sanità, non ci siano stati, a gennaio, linee guida.

Ne consegue che ogni capo-dirigente-manager-presidente avrebbe potuto chiedere delle protezioni/strumentazioni “ridondanti” (pazienza).

Il vero problema in una Nazione responsabile, a gennaio 2020, non sarebbe stata la richiesta di protezioni/materiali, ma dove trovarle!

Ecco le responsabilità come s’individuano.

Ad oggi, aprile 2020, chi ha inoltrato queste richieste, ottenendo o no quanto chiesto, merita di restare in carica, gli altri vanno inquisiti e cacciati.

L’organo politico, la Regione o l’assessore alla sanità (non usiamo il termine benessere per cortesia – welfare perchè fuori luogo) risponde nel caso non abbia rifornito gli ospedali a fronte di richiesta.

Le responsabilità sono un atto giuridicamente serio non opinabile.

Probabilmente considerato l’alto-altissimo numero di capi-dirigenti da rimuovere, non se ne farà nulla. Peccato.

Dispiace molto che debbano restare in carica manager sanitari non adeguati al ruolo e allo stipendio percepito.