Las Vegas. Perchè chi si converte all’Islam 2 o 3 mesi dopo ammazza? Taccuino americano

Las Vegas. L’attentatore convertito all’Islam pochi mesi fa, oggi è riconosciuto pazzo. OK! dobbiamo accettare il verbo dell’autorità. Si tratta della medesima impostazione già applicata in Francia. L’obiettivo è semplice: tagliare le gambe alla pubblicità che si vuole fare il terrorismo islamico a ogni costo. L’Isis rivendica anche quando non centra nulla. Nonostante ciò, c’è un altro problema più generale.

Perchè chi si converte all’Islam 2-3 mesi prima, poi ammazza? Forse non ha ucciso 60 persone a Las Vegas, ma “solo” 2 in Francia, però uccide! Ecco il punto in discussione. Possiamo accettare in casa nostra una religione di morte?

Oltre la questione di Las Vegas, si pone un problema più generale. La convivenza tra l’Occidente e una impostazione culturale di morte; l’Islam. Preso atto dell’immaturità dell’Islam di oggi, questo va escluso dalle nostre vite. Fuori dalle Università, scuola, società, aziende, lavoro. Si tratta di una corretta azione di responsabilizzazione dell’Islam, alle azioni condotte dai suoi fedeli. Su questo argomento non c’è molto di più da discutere.

Las Vegas. Perchè un pazzo spara? La risposta appartiene alla medicina non alla società. Non si metta in discussione la libertà di possedere un’arma. Il pazzo va isolato e curato. Il punto è un altro, come l’autorità sanitaria potrebbe anticipare eventi di questo tipo. Anzichè una riforma sull’acquisto e detenzione di armi (che appartiene al diritto della libertà) vanno ripensati gli effetti sanitari. Gli 11 moduli da compilare oggi per l’acquisto di un’arma, possono anche rimanere. Da aggiungere serve un’interfaccia tra l’igiene pubblica e l’ufficio dello sceriffo sull’opportunità di detenere armi in presenza di una diagnosi d’instabilità mentale.

Va anche detto che il pazzo di Las Vegas non è mai stato diagnosticato tale. E’ vero. Gli aerei cadano anche se non manutenzioni. Le navi affondano anche se sono in regola. Non per questo smettiamo di volare o navigare! Impariamo dagli errori e agiamo senza mettere in discussione il principio.