Reagire alla crisi una scelta audace e intelligente. Esempio aziendale

Reagire alla crisi in una fase economica e sociale difficile.

Non c’è da stupirsi per il momento economico che stiamo vivendo. Pochi hanno capito che si tratta della prosecuzione di quanto già sapevamo dal 2008. In più occasioni si è ragionato sul “doppio colpo”. Tutti gli studi ci portano ad attendere il 2018/2020 però c’è un problema.
Aspettare i prossimi anni senza agire non porta a nulla. La politica è in stallo e l’economia pure. Troppi giovani sono stati elevanti (e sottopagati) al ruolo di manager. Oggi abbiamo una classe dirigente impreparata e disorientata.

Seguendo questa traccia, SUBFORNITURA cerca quelle aziende che reagiscono. Questa volta siamo in Sicilia, nella provincia di Messina. L’intervista è per un grossista e piccolo produttore di inox.

Le armi per battersi per reagire alla crisi

L’azienda siciliana ha fatto un conto semplice. Per reagire alla crisi e poter restare sul mercato con redditività servono degli strumenti. La F.lli Molino ha individuato nell’internazionalizzazione e nel piano di marketing le risposte alla crisi.
Per organizzazione interna alla F.lli Molino si cerca una politica del personale e un modo diverso di agire sul commerciale. Quindi una nuova redazione dei preventivi e alla gestione degli insoluti, oltre allo studio di una lingua straniera. Tradotto in pratica un piano di marketing.


Il vero problema, però, non è tanto individuare cosa sia necessario alla ditta ma come pagarlo! Ecco che si conferma l’importanza dei fondi che lo Stato concede!

INTERVISTA

Partecipa all’intervista la F.lli Molino sas di Scala Torregrotta (Messina). L’amministratore unico è il Signor Enzo Molino, figlio d’imprenditore, proseguendo la gestione dell’impresa della famiglia.
Domanda: Signor Molino, può descriverci l’azienda?

Enzo Molino: La F.lli Molino sas è nata nel 1992. Fattura tra i 4 e i 5 milioni di euro con 12 dipendenti. Agiamo principalmente nella commercializzazione degli acciai inossidabili. Non sono trascurate anche piccole produzioni. Il riferimento corre ai bagni intesi nel senso di cabine per le navi e gli aliscafi. Quindi lavelli per le cucine e ripiani per il confezionamento e impacchettamento di generi alimentari. Il nostro mercato di riferimento è il sud Italia.

Domanda: più nel dettaglio Signor Molino;

Molino: semilavorazione di laminati piani e tubi in acciaio inossidabile per l’industria alimentare, nautica e carpenteria. Il 40% del nostro lavoro è in subfornitura, mentre il restante va alla commercializzazione.

Domanda: quali prospettive riesce a intravedere per il futuro?

Molino: le prospettive sul mercato italiano sono per una contrazione di fatturato con incremento delle insolvenze. In queste condizioni ci siamo dovuti spingere sul nord Africa e la penisola balcanica.

Siamo molto dubbiosi sulla Grecia. Ai greci e ai libici serve molto inox per la semplicità di manutenzione del manufatto. Francamente ci stiamo chiedendo se presentarci in subfornitura su questi mercati. Tendo a sottolineare che la scelta estera è imperativa se voglio mantenere l’azienda.

Domanda: come siete arrivati a questa strategia. Applicate anche i contratti in rete?

Molino: siamo giunti a ciò grazie a un consulente aziendale di Milano, il prof Giovanni Carlini. In merito ai contratti in rete, non abbiamo trovato un corrispondente. Su questo tema ci stiamo organizzando tramite lo stesso professionista che ci ha anche scritto il piano di marketing.

Domanda: ci spiega meglio la questione del consulente?

Molino: ci siamo affidati a un professionista di Milano, che ha fatto per noi le domande di finanziamento. In questo modo abbiamo ricevuto 10mila euro che ci hanno permesso d’avvalerci del professionista. Lo stesso che ci ha quindi spinto all’internazionalizzazione. Quindi altra domanda per altri fondi in arrivo.

Domanda: quanto tecnico è il vostro lavoro commerciale? Avete un’attività di ricerca e sviluppo?

Molino: il nostro lavoro è prevalentemente tecnico. Non abbiamo ricerca e sviluppo.

Domanda: cosa vi richiedono i mercati esteri?

Molino: è un’esperienza nuova per noi. Libia e Grecia, ci chiedono inox per i lavelli da cucina. Mentre in Algeria tavoli di lavoro per trattare l’ortofrutta. Altrettanto dal Marocco.

Domanda: l’oscillazione dei prezzi è un problema? E’ mai capitato che abbiate dovuto assorbire il calo di prezzo di un semilavorato?

Molino: La categoria merceologica che trattiamo sono gli acciai inossidabili. Un prodotto che soffre un’altra oscillazioni dei prezzi ma non quanto il rame, nichel, stagno.  Il nostro magazzino è sempre “al pelo”. Il problema dell’assorbimento del prezzo l’abbiamo avuto quando le quotazioni erano alle stelle e il mercato in crisi di rigetto. Fortunatamente quei tempi sembrano passati.