Osservatorio sull’industria degli stampi a gennaio. Riflessioni di fondo
Osservatorio sull’industria degli stampi a gennaio, un testo che porta su riflessioni di fondo. Uno stampista afferma: …prima i clienti veniamo a noi, ora li dobbiamo andare a cercare. Ascoltando quest’imprenditore, prendo atto della modifica di sistema. Certamente mi chiedo come abbia retto fino ad ora un mercato dove si resta dietro la scrivania. La mia riflessione critica non coglie l’adesso ma il passato.
Un mercato strutturato su un cliente che si sposta per cercare il produttore non sta in piedi. Questa è la mia osservazione! A questo punto l’Osservatorio sull’industria degli stampi a gennaio entra in aperta collisione con la sensibilità degli operatori. Me ne dispiace. Resta il fatto che quanto qui scritto non deve “piacere” ma portare a riflettere.
L’inversione dei fattori tra produttore e cliente fa emerge un altro problema. Non più di mentalità ma molto più grave. L’ASSENZA DI UN APPROCCIO COMMERCIALE DELLO STAMPISTA AL MERCATO. Questo è un guaio.
L’assenza di una rete di vendita adeguata è una questione di costi oltre che mentalità. La soluzione è quella del Capo che smette di stare dietro la scrivania a va a vendere. In caso contrario serve acquisire in azienda almeno 2 commerciali. Una buona scelta è impiegare il capo reparto o comunque persone già assunte e portale al ruolo di commerciale. Questo perché la conoscenza dell’argomento non è diffusa nell’attuale generazione di venditori. Solo un “interno” è in questo momento in grado di poter ben spiegare le opzioni di scelta.
Ecco che abbiamo nominato la parola magica: opzioni di scelta. Il cliente lo si acquisisce certamente con il prezzo ma sopratutto offrendo scelte diverse. E’ LA SCELTA CHE INVITA IL CLIENTE AD AVVALERSI DELLO STAMPISTA PIU’ CAPACE. IL PREZZO DERIVA DI CONSEGUENZA. Una guerra di prezzo segnala la scarsa professionalità del settore.
Ecco che l’Osservatorio sull’industria degli stampi a gennaio diventa ora più interessante del solito.