La matrice dei costi è un argomenti che “appassiona”; un mio studente mi ha appena comunicato che ha superato l’esame grazie a questa procedura. Evviva! ne sono veramente contento; il meccanismo funziona.

Relativamente allo studio pubblicato ieri con link pari a: https://www.giovannicarlini.com/la-matrice-dei-costi-micro-semplice-ma-complesso/

la richiesta dei lettori è stata per maggiori descrizioni con le parole rispetto alle immagini presentate. Ne consegue che:

  • si parte dalla riga che contiene maggiori dati ma, più nel dettaglio, quella dove c’è la quantificazione della produzione eseguita Q, del costo totale, il CT e del costo marginale CMg;
  • operativamente va sottratto al CT il valore del Cmg per ottenere il CT corrispondente alla quantità (Q) della riga immediatamente precedente al conto che si sta svolgendo. Più precisamente, ammettiamo che la matrice dei costi indichi in corrispondenza della Q = 6 sia il CT sia il Cmg, è sufficiente sottrarre il Cmg al CT della Q = 6 per ottenere quello della Q = 5;
  • questo meccanismo vale sia per completare la colonna del CT sia per finire quella del CMg (una procedura di conteggio per due colonne!)
  • nella dinamica dell’esercizio discusso fino ad ora, la colonna successiva al CT è il CV medio. Si tratta di una “cattiveria” di chi ha progettato quest’esercizio! (a volte accadono anche queste cose). Il costo variabile CV e in particolare quello medio, è conteggiato DOPO aver prima di tutto contato il CF, costo fisso. Per differenza con il CT si ha il CF e quindi il CV che diventa anche medio. In questo caso vanno aperte le colonne (che l’esercizio inizialmente non indica nella matrice di base) del costo fisso, CF, quindi del CV (e altre se espressamente richieste dal testo).

  • il costo fisso (CF) è semplice! è quel costo che è sostenuto pur non producendo nulla. Nella colonna dei costi totali, CT, operando tramite costo marginale, Cmg è stato già osservato che il CT a Q = 0 è pari a 6. Non c’è nulla da fare, il CT dell’intera tabella è 6 per ogni quantità prodotta. Completando la colonna del CF ne deriva il costo variabile, il CV e di conseguenza anche il CV medio.

L’esercizio è concluso. A seguire un altro caso sulla matrice dei costi.


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