La matrice dei costi rappresenta uno degli esercizi più semplici, ma allo stesso tempo complessi della prima parte del programma di microeconomia. Non tutte le facoltà spiegano la matrice ed è un vero peccato perchè permette allo studioso d’acquisire padronanza nella gestione dei costi d’impresa.
Innanzitutto la simbologia:
Il CT è il costo totale formato dalla somma del CF, costo fisso (quello che è presente con produzione zero) e il CV, costo variabile (cresce al variare della quantità prodotta): CT = CF + CV
Il CM, ovvero il costo medio, quindi il rapporto tra il CT e la Q (quantità) prodotta: CT/Q
Nella versione di costo medio esiste anche il CV medio, il CF medio e infine il CT medio.
Per concludere il CMg detto costo marginale; qui arrivano le difficoltà. Il CMg si calcola come derivata del CT quando ci sono le funzioni e per differenza tra i CT diviso la differenza di Q prodotta, quindi delta CT/deltaQ. Quando s’avrà più pratica ci si accorgerà che in realtà i “due modelli di calcolo” sono la stessa cosa, ma è presto, al momento, per affermarlo.
La matrice è così impostata: si veda immagine 1
in successione sono ora rappresentati i diversi passi con annesso commento.
Si parte dalla linea Q = 6 perchè quella con più dati.
Il Cmg è pari alla differenza del CT registrato alla Q = 6 e quello che si sostiene per la Q = 5. Ergo, 48 – 2 ci fornisce il CT per la Q pari a 5.
Secondo questa procedura si completa la colonna del CT visibile in immagine 3. Ne consegue dalla colonna del CT si perviene a quella del costo marginale Cmg.
Ora sarebbe il turno della colonna di CV medio ma conviene calcolare prima il CF
ecco il CF che è presente pur con produzione pari a zero
A seguire la fine del calcolo
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