Il reddito dignitoso, quello che non consente di potersi dichiarare ricco, ma neppure povero, è possibile stabilirlo dal 2019 a ottobre 2022 pari a 3.500 euro al mese, netti. Ovviamente a partire dal mese d’ottobre 2022 con rincari del 60% della sola elettricità ci saranno nuovi parametri da utilizzare.

E’ chiaro che tale valore di reddito, i 3.500 netti/mese sono per un nucleo familiare o anche la coppia. Laddove invece siano entrambi al lavoro e la loro somma porti a 3.500 resta quando affermato. Nel caso che i coniugi superino il valore indicato, staranno meglio nell’equilibrio tra spese e benessere.

Chi si trova invece al disotto di questo valore “soglia”, sta progressivamente male. Sia come singolo sia come coppia, i problemi di quadratura aumentano come ci si allontana dai 3.500 euro.

Il benessere della Nazione o la validità di un Esecutivo si misura anche nella quantità di persone che raggiungono (non è necessario superino) il valore soglia.

Con questo parametro tutti i Governi diretti da un non eletto da nessuno, dal Prof Monti al Governatore Draghi, hanno fallito nella missione affidatagli. In realtà il fallimento di questi Esecutivi coglie chi li ha imposti che si chiama Presidenza della Repubblica. Ecco perchè è in forte discussione, con il nuovo governo autunno 2022, l’attuale assetto del Presidente della Repubblica tra le Istituzioni dello Stato.

Oltre a questi aspetti, che non sono affatto da trascurare perchè favoriscono o meno la ricchezza della Nazione, resta il problema di un reddito medio nazionale basso!

Sul 2020 (anno della crisi), il fisco comunica che il reddito medio per categoria professionale;

  • lavoro autonomo: 52.980
  • imprenditori: 19.900
  • dipendenti: 20.720
  • pensionati: 18.650

Discutere sul 2020 è “faticoso” perchè non rappresenta un anno valido come raffronto anche se la variazione con il 2019 è appena del 9% in termini reali. Quindi basta aggiungere un 10% al 2020 per avere la linea di tendenza annua del reddito. Vuol dire che a regime i redditi sono:

– a) lavoro autonomo corretto con il +10%: 58.278 (4.856)

– b) imprenditori: 20.099 (1.675 al mese)

– c) dipendenti: 22.792 (1.899 al mese)

– d) pensionati: 20.515 (1.709 al mese)

Con questi numeri l’Italia è anche nella Ue? ne siamo sicuri? Il reddito non ne ha risentito (negli ultimi 23 anni) dal partecipare o no all’Unione europea nella sua veste politica.